Milan, cessioni strappa lacrime: da Sheva a Kakà per dimenticare Gigio
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Direttore: Alessandro Plateroti

Milan, cessioni strappa lacrime: da Sheva a Kakà per dimenticare Gigio

Ricardo Kakà Milan

Milan, cessioni dolorose tornano alla memoria: da Kakà a Ibra, passando per Sheva e Pirlo.

Tutto Milan – Milan cessioni, quanti dolori! Il caso Donnarumma scatena nella memoria dei tifosi rossoneri quelli che nella storia recente del club sono stati gli addii più dolorosi, quei giorni in cui il tifo ha dimostrato per l’ennesima volta di essere qualcosa di molto vicino all’amore vero e proprio. Gli ultimi anni ci hanno purtroppo fatto rassegnare al fatto che il tempo delle bandiere appartenga ormai al passato, ma lo Storia come sempre è maestra di vita, e può aiutare a guardare avanti, al famoso post Donnarumma.

Cinque cessioni che hanno segnato la storia recente del Milan:

Andrij Shevchenko – Correva l’anno 2006, tempi in cui il Milan di Carlo Ancelotti dominava in Italia e in Europa. A scuotere il mondo rossonero dal fantastico sogno sono, nel mese di maggio, le parole dell’allora presidente Silvio Berlusconi: “Shevchenko vuole andare in Inghilterra“. Uno degli attaccanti più forti della storia milanista decide proprio sul più bello di cambiare aria. Indimenticabile il suo rigore decisivo nella notte di Manchester, quando i rossoneri si imposero sulla Juventus portando a casa una Champions League dal sapore tutto particolare, indimenticabili i suoi gol che gli valsero la Scarpa d’Oro e che regalarono al Milan successi nazionali e internazionali. “Quando sono andato dal presidente abbiamo parlato di tante cose, tra cui la possibilità di cambiare squadra. Per ora ne stiamo solo discutendo, non c’è nulla di deciso. Ma voglio chiarire che una mia eventuale partenza non sarebbe da mettere in relazione al mio rapporto con il Milan che resta affettuoso o ai legami con allenatore e compagni. Sarebbe una decisione presa esclusivamente per la mia famiglia. Voglio dire ai miei tifosi che sono e saranno sempre importanti per me“. Inutili le grandi manifestazioni di affetto sotto casa dell’ucraino. La storia aveva già preso la strada per Londra, destinazione Chelsea.

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Ricardo Kakà – Faccia da bravo ragazzo, comportamento impeccabile, tocco di palla da sogno, sgroppate da scene di film western: questo e tanto altro era Ricardo Kakà, il brasiliano venuto dal nulla che in poco tempo ha conquistato San Siro e la storia del Milan. Nel gennaio del 2009 il già ricchissimo Manchester City mette sul piatto più di cento milioni di euro per il brasiliano. Il Milan prende in considerazione e accetta l’offerta degli inglesi, a Milano insorge la protesta dei tifosi. Ad affare ormai concluso è lo stesso giocatore a tirarsi indietro, un gesto d’amore incredibile per i colori rossoneri. Passeranno solo sei mesi perché l’incubo dei tifosi diventi inesorabilmente realtà: nella notte tra l’otto e il nove giugno, il Real Madrid ufficializza l’acquisto del brasiliano che lascia Milano in lacrime accompagnato dall’amore dei suoi tifosi.

Zlatan Ibrahimovic – Nonostante pensare di trattenere lo svedese per più di tre o quattro anni (nella migliore delle ipotesi) nello stesso posto sia cosa quasi folle, è inevitabile che l’addio di un calciatore così lasci sempre un vuoto incolmabile e le lacrime agli occhi. Arriva in rossonero nei giorni del Condor, il 28 agosto del 2010. Nessuno osa criticarlo per i suoi trascorsi alla Juventus e all’Inter, tutti sanno che con Zlatan si vince il campionato. E così sarà. nel 2012 formalizza il suo trasferimento l PSG che con i nuovi soldi arabi promette stipendi faraonici e la sognata Champions League. Esperienza breve ma intesa e un addio segnato dal grande dolore del popolo rossonero.

Thiago Silva – Sbarcato a Milano nel 2010, lo sconosciuto difensore brasiliano si consacra in rossonero come uno dei difensori centrali più forti del mondo. Intelligenza tattica, tocco di palla tutto brasiliano, fiuto del gol: una ricetta vincente che gli regala un posto speciale nel cuore dei tifosi della Curva Sud. La sua cessione nel 2012 è un fulmine a ciel sereno. Lascia Milanello con Ibrahimovic per andare all’ombra della Torre Eiffel lasciando una voragine nella rosa e nel cuore della tifoseria.

Andrea Pirlo – Accantoniamo per un attimo la sua storia recente, i titoli vinti con la Juventus e le dichiarazioni da uomo bianconero. Quando parliamo di Andrea Pirlo parliamo dell’ultimo grande centrocampista ad aver vestito la maglia del Milan. Talento allo stato puro donatoci dall’Inter, regista come pochi al mondo. Con il Milan ha vinto tutto insegnando calcio ovunque. Galliani porta sulle spalle la responsabilità della sua cessione, i milanisti ne portano le cicatrici.

Insomma, con tutto il rispetto parlando, se Donnarumma vuole andare la porta è aperta.

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ultimo aggiornamento: 19 Settembre 2018 13:22

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