Riposo assoluto per Ivan Strinic, ipertrofia del muscolo cardiaco per il difensore croato. Ma non è l’unico caso in cui il Milan è intervenuto evitando il peggio ai propri giocatori.
Una notizia di certo spiazzante quella comunicata dalla società di via Aldo Rossi solo qualche ora fa riguardante il terzino Ivan Strinic. Il croato si ferma ai box a causa di problemi al cuore. Costretto a sospendere qualsiasi tipo di attività sportiva fino al completamento di tutti gli esami strumentali a cui il giocatore in queste ore verrà sottoposto. “Durante gli accertamenti di routine semestrali, previsti in Italia per tutti gli atleti professionisti, è stato riscontrato che Ivan Strinic soffre di un’ipertrofia del muscolo cardiaco meritevole di approfondimenti da eseguire dopo un periodo di riposo”. Queste le parole del comunicato della società apparso sui profili ufficiali.
Milan, i casi di Cassano e Biabany: è una questione di cuore
Non è il primo caso di questo tipo in società. Il primo fu Cassano, quando nel ’11 dopo la trasferta di Roma gli venne riscontrata un’anomalia cardiaca riguardante la presenza di forame ovale pervio cardiaco autore di una sofferenza celebrale. Il giocatore venne operato e si risolse, grazie alla tempestività dei medici, il problema.
Infine anche l’aritmia di Biabiany fu protagonista. Anche in quella occasione, le visite mediche riscontrarono il problema. La trattativa non venne portata a termine e il calciatore dopo un lungo periodo di riposo e numerosi esami riprese l’attività. Insomma, il Milan ha sempre prestato massima attenzione alla salute dei propri giocatori, costantemente monitorati per la salvaguardia anche della propria vita, una posizione importante da parte della società in uno sport che ha vissuto già troppe tragedie.