Numeri preoccupanti, in casa Milan, per quanto riguarda i ricavi commerciali, crollati sensibilmente negli ultimi 5 anni: ecco i dettagli
Il drastico calo degli investimenti e dei risultati, con la Champions League che ormai è una chimera lontanissima, hanno finito per innescare un circolo vizioso che si ripercuote sui conti del Milan. Il giornalista Luca Pagni, sul suo blog Bollettino Milan, ha evidenziato come nell’ultimo quinquennio i ricavi commerciali del club di via Aldo Rossi siano colati a picco. Ecco alcuni numeri.
Ricavi commerciali, tutti i numeri del crollo del Milan
“Quattro anni fa il Milan denunciava ricavi commerciali per 82 milioni. Ed era ancora nel novero dei club con il giro d’affari più sostanzioso d’Europa. Ora sul fronte dei ricavi, il Milan è finito nella serie B continentale, oltre la ventesima posizione, con la seria possibilità di una ulteriore retrocessione se non si dovesse invertire la tendenza in tempi brevi. Nella stagione 2018-19, il Milan ha denunciato ricavi commerciali per 56,8 milioni, la metà dell’Inter e un terzo di quelli della Juventus“.
“Un calo significativo che si spiega un un modo molto semplice: sei anni lontano dalla Champions hanno fatto perdere valore al brand. I numeri della caduta del Milan sono impietosi. Gli introiti da sponsor tecnico sono passati dai 18 milioni del 2015-16 agli 11 del 2018-19: il divorzio da Adidas si è riflettuto sul merchandising (sceso da 11 a 9 milioni)“.
Per Gazidis è arrivato il momento dei fatti
“L’altra voce in netto calo è quella della vendita dei pacchetti promo-pubblicitari multi prodotto a partner commerciali, come ha ricordato un articolo della Gazzetta dello Sport, crollata dai 29 milioni del 2015-16 ai 12 del 2018-19. Poi c’è il capitolo Emirates: lo sponsor di maglia vale 14 milioni all’anno ma scade fra pochi mesi, nel giugno del 2020“.
Qui la palla, inevitabilmente, passa all’amministratore delegato del club Ivan Gazidis. Un manager pagato a peso d’oro per cercare di invertire la tendenza negativa. Lo scorso dicembre, quando è salito in plancia di comando, la situazione era già compromessa. Lui, però, ha i mezzi e l’esperienza per invertire la rotta.