I numeri evidenziano la crisi di risultati del Milan. Rossoneri quattordicesimi in A, col decimo attacco e la quattordicesima difesa. Ecco le statistiche
I numeri, si sa, non mentono mai. La delusione di tifosi e addetti ai lavori per le prestazioni della squadra è evidente: pesano le rimonte subite da Atalanta ed Empoli, il gioco che non decolla e i cali fisici nei secondi tempi. Sulla graticola, ovviamente, c’è Gennaro Gattuso: l’allenatore ha iniziato bene coi rossoneri lo scorso anno, salvo poi subire una involuzione che sembra non arrestarsi.
Serie A: il calo del Milan ha origini lontane
Le statistiche di inizio anno parlano di una squadra in palese difficoltà. Solo otto reti segnate (e altrettante subite) in cinque incontri: una sola vittoria, a fronte di tre pareggi consecutivi e un ko. Tre le rimonte subite: a Napoli, da 0-2 a 3-2; con l’Atalanta in casa, quindi contro l’Empoli al Castellani.
Segni di cedimento che, però, possiamo già scorgere nello scorso campionato. Negli ultimi 13 incontri di Serie A (tra l’attuale stagione e quella passata), sono infatti soltanto tre le vittorie. Sono poi arrivati ben sette pareggi, mentre le sconfitte complessive sono tre. L’arrivo di Higuain, poi, non ha risolto i problemi a livello realizzativo: sono solamente 17 le reti realizzate in questa finestra di gare sotto analisi.
Gattuso, al momento, peggio di Montella
Anche il paragone rispetto all’inizio dello scorso campionato è, attualmente, impietoso. Il Milan guidato da Vincenzo Montella, prima di entrare in un tunnel negativo senza uscita, era infatti partito benissimo: Bonucci e compagni, dodici mesi fa, erano riusciti a raggranellare ben 12 punti su 15, frutto di 4 vittorie e un solo ko. Sono state dieci le reti messe a segno, sei invece quelle incassate
E’ ancora troppo presto per mettere in discussione Gattuso. L’andamento statistico, però, mette chiaramente in allarme i tifosi, in attesa della sospirata inversione di tendenza.
