Il 4 maggio 2008 il derby Milan-Inter mette in palio tre punti pesanti: i rossoneri per il 4° posto, i nerazzurri per il titolo. Inzaghi e Kakà decidono la stracittadina per il Diavolo.
Nella stagione successiva alla conquista della Champions League contro il Liverpool, il Milan di Ancelotti si concentra sulle finali di Supercoppa Europea e di Coppa del mondo per club. La formazione, costituita in larga parte da over 30, non ha la forza di competere sul passo di Inter e Roma per la conquista del titolo e, ben presto, appare evidente come l’obbiettivo sia quello di centrare il 4° posto per strappare ancora una volta il pass per la partecipazione alla Champions League.
Milan-Inter, derby cruciale
Il 4 maggio 2008, a tre giornate dalla fine del campionato, tutti i giochi sono aperti. Milan-Inter vale tantissimo, soprattutto per i rossoneri impegnati nel duello con la Fiorentina per l’ultimo posto Champions. I nerazzurri vantano ben sei punti sulla Roma per lo scudetto ma in caso di sconfitta contro il Diavolo… Ancelotti si affida ancora una volta a Kakà e Inzaghi, entrambi in stato di grazia. Mancini punta sull’attacco Crespo-Cruz. Il primo tempo si chiude sullo 0 a 0 mentre a inizio secondo tempo il Milan si scatena: prima segna Inzaghi sotto porta sul perfetto cross di Kakà, poi lo stesso brasiliano batte Julio Cesar, raccogliendo un recupero-palla di Ambrosini su Maicon. Il popolo rossonero si esalta sulle tribune di San Siro. A un quarto d’ora dal termine, Julio Cruz riapre il risultato con una punizione che sorprende Kalac. I rossoneri vincono comunque 2 a 1. E grazie alla vittoria nel derby tengono vive le speranze di aggancio al 4° posto mentre i nerazzurri subiscono l’avvicinamento della Roma. Come noto, però, la sconfitta a Napoli sarà esiziale per il Milan. E in un finale thrilling l’Inter contro-sorpassa i giallorossi e vince lo scudetto.