Rafael Leao ha fatto il suo debutto ufficiale col Milan contro il Feronikeli. La Gazzetta di oggi ha parlato di questo talento dalle grandi potenzialità
Rafael Leao, attaccante classe 1999, ha fatto il suo debutto in amichevole con la maglia del Milan in occasione della gara giocata a Pristina (Kosovo) contro i padroni di casa del Feronikeli. Un tempo per lui, sufficiente per far intravedere le sue grandissime qualità fisiche. La particolarità della punta portoghese, infatti, è quella di abbinare a un fisico statuario e imponente una velocità di base che lo rende potenzialmente immarcabile. Adesso, però, Giampaolo ha il compito di renderlo meno anarchico tatticamente. Ecco il giudizio della Gazzetta su questo diamante da sgrezzare.
La Rosea: “Leao ricorda Niang per movenze ed età”
“Un ragazzino che si nasconde dentro un cappuccio, come tutti i ragazzini. Che dopo la prima partita con il Milan scherza con chi parla la sua lingua, Paquetà, prima di tutto, fra l’altro stretto parente anche in campo. Rafael Leao si è presentato ai tifosi del Milan in Kosovo, terra di frontiera, affettuosa nei confronti dei rossoneri. Non ha segnato ma in 45 minuti ha fatto intuire molto. Rafael Leao è alto, potente, ma non lento. E’ una prima punta che può giocare come seconda e a qualcuno per le movenze e l’età ha ricordato Niang“.
Milan, problema tattico: ora Leao va disciplinato
“Quasi un metro e 90 di altezza per 80 chili: un fisico imponente che non compromette l’agilità. Rafael Leao lo ha dimostrato in Kosovo: il Feronikeli non è stato un avversario impegnativo e infatti Giampaolo si è ben guardato dal trarre conclusioni entusiastiche, ma l’impatto del portoghese sulla partita è stato ottimo, ottimo era stato il suo inserimento a Milanello. Adesso il problema è tattico, perché il nuovo Mbappé, come qualcuno lo ha definito in Francia esagerando, è giovane e va disciplinato“.