Le prime ipotesi di modifiche al decreto Milleproroghe riguardano le pensioni dei medici, il settore balneare e gli aiuti ai lavoratori portuali.
Dopo la conclusione della Manovra, alcuni dossier che erano stati esclusi dal provvedimento potrebbero rientrare attraverso il decreto Milleproroghe, approvato alla fine dello scorso anno. Tra questi, le pensioni dei medici, il nodo storico dei balneari e gli aiuti per i lavoratori portuali sono le principali ipotesi di correttivi che potrebbero essere discussi dalla Camera e dal Senato.
Milleproroghe: pensioni dei medici
Una delle questioni su cui potrebbero arrivare novità, sempre se le risorse lo permettono, riguarda le pensioni dei medici. Dopo il passo indietro del governo – che durante la maratona notturna del 17 dicembre in commissione Bilancio del Senato ha deciso di non presentare un emendamento che avrebbe consentito ai dirigenti sanitari o ai docenti universitari di andare in pensione su base volontaria a 72 anni – la proposta potrebbe ritornare sotto forma di proposta di modifica al Milleproroghe.
Il nodo delle concessioni balneari
Un altro tema molto caro a tutti i partiti del centrodestra, è quello del dossier balneari. La delicata trattativa in Europa è affidata al ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, dopo l’avvertimento dell’Ue sulla procedura di infrazione, per cui l’Italia adesso non può più permettersi di sbagliare.
Entro il 16 gennaio, infatti, il governo è chiamato a convincere la Commissione europea sul fatto che il rinnovo delle concessioni è in linea con la direttiva antitrust Bolkestein. Una decisione che Giorgia Meloni ha dovuto prendere soprattutto dopo la lettera da parte del Presidente Sergio Mattarella, valutando “l’opportunità di ulteriori interventi chiarificatori sulla materia”.
Aiuti ai lavoratori portuali
Per quanto riguarda gli aiuti ai lavoratori portuali, non sono ancora stati forniti dettagli specifici, ma si prevede che possano essere inclusi tra i correttivi al Milleproroghe. Come dichiara il deputato della Lega e vice ministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, ci si impegnerà “per presentare un emendamento in sede di conversione del Dl Milleproroghe con la copertura delle somme necessarie“.
Un’intenzione, tuttavia, già manifestata dal ministro Matteo Salvini: “Lo abbiamo annunciato e abbiamo preparato l’emendamento. D’altronde c’è chi è abituato a sprecare tempo ed energie con polemiche sterili e infondate e chi, come noi, si impegna quotidianamente per trovare soluzioni“, conclude Rixi.
