Minacce a Meloni durante il corteo: il silenzio della sinistra
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Direttore: Alessandro Plateroti

Minacce a Meloni durante il corteo pro Palestina: il silenzio della sinistra

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Durante la manifestazione pro Palestina a Milano, una scritta minacciosa contro la premier Giorgia Meloni ha suscitato reazioni politiche.

Sabato 12 aprile 2025, Milano è stata teatro di una manifestazione nazionale a sostegno della Palestina, con la partecipazione di circa 10.000 persone tutte scatenate contro la premier Giorgia Meloni. L’evento, organizzato da associazioni palestinesi e sindacati di base, aveva come obiettivo dichiarato la promozione della pace e la richiesta di un cessate il fuoco a Gaza. Tuttavia, lungo il corteo, si sono verificati episodi di vandalismo e tensioni: vetrine infrante, bottiglie lanciate contro le forze dell’ordine e slogan radicali.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Un corteo per la pace sfociato nella violenza

In questo contesto si inserisce un episodio che ha suscitato particolare allarme: su una vetrina della filiale Banco BPM in piazzale Lagosta è apparsa una scritta inequivocabile in vernice rossa: “Spara a Giorgia”, riferita chiaramente alla premier Giorgia Meloni. A realizzarla, secondo le testimonianze, un gruppo di manifestanti vestiti di nero, posizionati nella pancia del corteo.

Reazioni politiche e silenzio della sinistra

La reazione delle forze di maggioranza è stata immediata. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami, ha dichiarato: “La scritta apparsa oggi su una vetrina a Milano è gravissima. ‘Spara a Giorgia’ non è soltanto una minaccia odiosa, non è soltanto un incitamento alla violenza, ma rievoca quegli anni di piombo che hanno segnato profondamente la nostra Nazione. Mi auguro che le opposizioni non esitino a condannare duramente l’accaduto. Il dissenso, anche quando aspro, mai può arrivare a simili forme di brutale intolleranza che avvelenano la nostra democrazia. Al presidente Meloni tutta la mia solidarietà e dei deputati di Fratelli d’Italia.”

Anche Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, è intervenuto: “Solidarietà a Giorgia per le minacce. Questi sarebbero i ‘pacifisti’ che il 25 aprile andranno in piazza cercando fascisti che non ci sono, mentre il primo maggio parleranno di lavoro anche se non hanno mai faticato.”

Infine, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato: “L’odio non può e non deve trovare spazio nel confronto politico. Ciò che è accaduto a Milano è gravissimo. Forza Italia, nel condannare con estrema fermezza i violenti estremisti di sinistra che hanno scatenato una vera guerriglia urbana a Milano, è vicina e solidale con Giorgia Meloni.” Come riportato da iltempo.it

Nonostante la gravità dell’episodio, dalla sinistra è calato un silenzio tombale, sollevando dubbi e critiche da parte della maggioranza. In un clima politico già infiammato, la mancanza di condanna da parte dell’opposizione su un atto tanto violento alimenta tensioni e polemiche sempre più accese.

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ultimo aggiornamento: 13 Aprile 2025 13:24

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