Provocazione missili diretti al Colosseo, Tajani: "Non escludo di chiamare il ministro iraniano"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Provocazione missili diretti al Colosseo, Tajani: “Non escludo di chiamare il ministro iraniano”

Antonio Tajani

Come il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, affronta le tensioni internazionali con un approccio calmo e diplomatico.

Recentemente, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha preso una decisa posizione contro il panico, in risposta a una provocazione visiva postata su X dall’omologo israeliano che mostrava missili diretti al Colosseo. Il vice premier ha rassicurato che non esiste una minaccia imminente di attacco all’Occidente da parte dell’Iran, nonostante gli errori gravi commessi da quest’ultimo, come il supporto militare a Russia e Hezbollah.

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Antonio Tajani
Antonio Tajani

Risposta di Tajani alle tensioni internazionali

Lavoriamo a de-escalation. Non escludo di chiamare il ministro Iran,” ha dichiarato Tajani, evidenziando un approccio diplomatico e misurato alla crisi. Ha inoltre commentato: “Dobbiamo evitare di creare il panico.” Queste parole sottolineano la strategia italiana di risposta calma e ragionata, puntando a ridurre le tensioni piuttosto che alimentarle.

Il ministro ha ricordato l’importante lavoro svolto durante il G7, dove “abbiamo dedicato tre giorni… cercando di utilizzare tutti gli strumenti diplomatici possibili per evitare che ci sia un peggioramento della situazione.Questo impegno collettivo delle nazioni liberali ha mostrato dei progressi, che Tajani ha definito promettenti.

Dialogo per il futuro di Gaza

Un elemento centrale della politica estera italiana riguarda il sostegno umanitario, specialmente attraverso iniziative come il progetto “Food for Gaza”. Tajani ha anche enfatizzato la necessità di “continuare a lavorare per il cessate il fuoco a Gaza, quindi la liberazione di tutti gli ostaggi e gli aiuti umanitari per la popolazione civile,” un’azione apprezzata anche nel documento finale del G7.

Infine, Tajani ha chiarito la visione italiana di una soluzione bilaterale e pacifica: “L’obiettivo finale è due popoli e due Stati che si riconoscono mutualmente.” Ha ribadito l’importanza di un riconoscimento reciproco tra Israele e un futuro Stato Palestinese, una posizione che rafforza l’immagine dell’Italia come mediatore di pace e stabilità nella regione.

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ultimo aggiornamento: 21 Aprile 2024 16:52

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