Boom di casi di morbillo in Italia nel 2024: registrati oltre 1.000 contagi, con un incremento del 2.400% rispetto al 2023.
Il morbillo torna a far parlare di sé con dati preoccupanti: nel 2024, in Italia, si sono registrati 1.045 casi di infezione, una crescita esponenziale rispetto ai 43 del 2023 e ai soli 15 del 2022. Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità (Iss), l’epidemia è particolarmente accentuata tra le persone non vaccinate, che rappresentano oltre il 90% dei contagi.
Le regioni più colpite dal morbillo e le fasce d’età a rischio
Le Regioni più interessate dal boom di casi – come riportato da Today – sono Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Sicilia, Campania, Toscana, Abruzzo e Liguria, che da sole raccolgono l’85,1% dei contagi. L’incidenza più elevata è stata rilevata nella provincia autonoma di Bolzano, seguita da Sicilia, Abruzzo, Lazio, Emilia-Romagna e Liguria.
Dal punto di vista demografico, il morbillo colpisce principalmente giovani adulti e bambini piccoli. L’età mediana dei casi è di 30 anni, ma il rischio maggiore è stato osservato nella fascia 0-4 anni. Tuttavia, il 51,7% delle infezioni riguarda persone tra i 15 e i 39 anni, mentre il 23,7% dei contagiati ha più di 40 anni.
I contagi e le complicanze: un virus da non sottovalutare
Secondo l’Iss, oltre il 40% delle infezioni si è verificato in ambito familiare, mentre il 21,6% è stato registrato in contesti sanitari. Un dato allarmante riguarda le complicanze: un caso su tre ha presentato problematiche come epatite con aumento delle transaminasi o polmonite. È stato inoltre segnalato un episodio di encefalite, una complicanza grave e potenzialmente fatale.
“L’aumento dei casi di morbillo in Italia nel 2024 è significativo, e riflette quello registrato in tutta Europa e segnalato più volte dall’Ecdc“, ha dichiarato Anna Teresa Palamara, responsabile del Dipartimento di Malattie infettive dell’Iss,
“Il morbillo – conclude – può essere potenzialmente pericoloso, specie per i più piccoli, ma le sue complicanze possono essere molto gravi anche per gli adulti. Il vaccino, che è sicuro ed efficace, rimane lo strumento principale a disposizione per contrastare questa malattia“.
