L'incidente di Lady Diana: incidente o complotto?
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L’incidente di Lady Diana: 25 anni di dubbi e domande

Lady Diana Spencer

I dubbi e le domande sul giallo della morte di Lady Diana. La versione ufficiale lo archivia come incidente, ma è davvero così?

Sono passati già 25 anni dalla morte di Lady Diana. Era il 31 agosto 1997 quando la Mercedes S280 con a bordo la principessa Diana Spencer e il compagno Dodi Al-Fayed andò a schiantarsi contro un pilastro nel tunnel dell’Alma, a Parigi, causando la perdita della principessa più amata al mondo.

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Chi parla di un complotto della Casa Reale, chi di cospirazione e chi invece sostiene la versione ufficiale dell’incidente. Una soluzione definitiva e delle risposte certe non sono ancora state trovate. Si tratta di un giallo che ad oggi ancora rimane irrisolto.

Lady Diana Spencer
Lady Diana

Cosa è successo la notte dell’incidente

Attorno alla mezzanotte di domenica 31 agosto 1997, Lady Diana e Dodi Al-Fayed, imprenditore egiziano e nuovo compagno della principessa, uscivano dall’Hotel Ritz a Parigi per dirigersi verso l’appartamento privato di quest’ultimo. La coppia era seduta sui sedili posteriori dell’automobile mentre davanti, sul sedile del passeggero c’era Trevor Rees-Jones, guardia del corpo di Dodi, e alla guida Henri Paul, l’autista. Alle 00:23 lo schianto. L’auto, che sfrecciava a più di 100 km/h, finisce contro un pilastro del tunnel del ponte dell’Alma.

Henri Paul e Dodi Al-Fayed, senza cintura, morirono sul colpo, Trevor Rees-Jones rimase gravemente ferito, rimanendo in coma per alcuni giorni e perdendo completamente la memoria sull’accaduto. Lady Diana invece venne portata d’urgenza all’ospedale e morì dopo circa 4 ore.

Le teorie e le indagini sull’accaduto

Il caso venne chiuso ufficialmente alle 5:30 della stessa mattina, il tunnel sistemato e il passaggio al traffico riaperto. Nonostante questo, sono molte le incertezze e i dubbi che rimangono irrisolti.

Subito dopo l’incidente infatti molti iniziarono a sostenere la teoria del complotto. Un primo aspetto non chiaro, furono le videocamere del tunnel che per qualche ragione non ripresero la Mercedes con a bordo Lady D; un altro aspetto è legato invece ai testimoni. Furono molti infatti coloro che decisero di prestarsi per raccontare ciò a cui avevano assistito per provare a fare chiarezza sul fatto ma, inspiegabilmente, non vennero ascoltati dalle autorità francesi.

Altro punto che fece nascere ulteriori dubbi è proprio l’automobile. La coppia avrebbe dovuto infatti utilizzare la Range Rover che all’ultimo minuto, secondo le ricostruzioni, sarebbe stata sostituita con la Mercedes, oltretutto dichiarata “rottame” dalla compagnia di assicurazione, per evitare di essere riconosciuti dai paparazzi.

Ponte dell'Alma Parigi Francia
Ponte dell’Alma Parigi Francia

Il ruolo dei paparazzi

Dall’inizio di agosto Lady Diana era da poco uscita allo scoperto con il nuovo compagno e i due erano spesso assaliti dai paparazzi in cerca di nuove foto e informazioni inedite. C’è chi infatti ha spesso accusato i fotografi, causa del cambio d’auto e della velocità con cui l’auto sfrecciava nel tunnel.

Le accuse all’autista additato come il vero colpevole dell’accaduto

La maggior parte delle teorie riconducono all’autista Henri Paul come colpevole dell’incidente. In seguito all’autopsia sul corpo è emerso che il tasso alcolemico era di tre volte superiore al limite consentito. L’autista era quindi alla guida ubriaco. Questa soluzione non convince però chi conosceva Paul, infatti Claude Garrec, amico dell’autista, dichiarò che l’amico non era affatto un bevitore accanito e anzi era molto professionale e diligente soprattutto durante il lavoro.

Un altro fattore che mise in crisi questa soluzione, furono le perquisizioni a casa di Paul dove nella prima venne trovato pochissimo alcool, mentre nella seconda furono rilevate consistenti quantità di alcolici.

È qui che emerge un’altra teoria, quella della Fiat Uno bianca. Secondo alcuni testimoni infatti a causare l’incidente fu questa seconda auto che correva affianco della Mercedes e che avrebbe urtato la macchina in corsa. Sulla Mercedes nera furono infatti rinvenuti dei resti di vernice bianca. L’ipotesi è stata però per molto tempo accantonata.

Un altro tassello non chiaro: la testimonianza del pompiere Xavier Gourmelon

Un altro aspetto che sollevò non pochi dubbi fu la testimonianza di Xavier Gourmelon, il pompiere che soccorse per primo Lady Diana. Quest’ultimo infatti dichiarò che la principessa al momento del primo soccorso era gravemente ferita e sotto shock ma ancora cosciente e con gli occhi aperti. Secondo quanto riportato durante un’intervista, prima che venisse portata all’ospedale, il pompiere era convinto che Diana sarebbe sopravvissuta.

Anche le condizioni della principessa appena dopo l’incidente non sono ben chiare, alcuni soccorritori infatti fecero dichiarazioni opposte a quelle di Gourmelon.

Sono molti gli aspetti che presentano delle falle e delle contraddizioni. Ad oggi la soluzione ufficiale rimane sempre quella dell’incidente, che rimane comunque con qualche dubbio e non accettata da molti.

Un giallo dunque destinato probabilmente a rimanere irrisolto e che continua e continuerà a creare interesse e alimentare il mito di Lady Diana.

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ultimo aggiornamento: 7 Maggio 2023 8:34

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