Morte Maradona, le accuse a carico dei medici di Diego, che non avrebbero assistito il paziente come avrebbe dovuto in base al suo quadro clinico.
I medici di Diego Armando Maradona, indagati per la morte del campione argentino, sarebbero colpevoli di un comportamento che indicherebbe una grave incuria. Secondo l’impianto accusatorio nessuno si sarebbe occupato del Dieci.
Morte Maradona, le accuse ai medici di Diego
Sono quelli sopra indicati i primi risultati dell’inchiesta sulla morte di Diego Armando Maradona come riportato da la Repubblica. Il medico chirurgo di Maradona deve rispondere dell’accusa di omicidio colposo.
Secondo una prima ricostruzione, Maradona non era monitorato e non era controllato come le sue condizioni cliniche avrebbero richiesto. Inoltre il campione argentino non assumeva alcun farmaco per i suoi problemi cardiaci.
Nel mirino degli inquirenti c’è anche la psicologa di Diego Armando Maradona, che non avrebbe assicurato al campione la dovuta tutela medica. Non lo avrebbe assistito come le condizioni del paziente avrebbero invece imposto.
La posizione del dottor Luque
Il dottor Luque, nel registro degli indagati, ha coordinato l’assistenza domiciliare di Maradona in maniera insoddisfacente. Inoltre gli inquirenti stanno analizzando le carte delle dimissioni di Maradona in seguito al delicatissimo intervento al cervello. Per il medico di Diego non sono scattati gli arresti in quanto non si prefigura un rischio di fuga.
Non solo. Dalle carte emerge un nuovo aspetto decisamente poco rassicurante. A differenza di quanto emerso in un primo momento, non sarebbe stato Luque ad operare Diego Armando Maradona al cervello. Il medico faceva parte dell’equipe che ha seguito il campione argentino.