Addio a Carlo Vichi, ‘re dei televisori’: il primo produttore di tv in Italia è morto all’età di novantotto anni.
È morto all’età di novantotto anni Carlo Vichi, considerato come il re dei televisori: fondatore della Mivar, è stato uno dei grandi protagonisti dell’economia italiana.
Chi era Carlo Vichi
Nato a Montieri, Carlo Vichi si trasferisce ancora bambino a Milano, dove cresce e poi si afferma nel mondo dell’industria.
Parliamo di un personaggio iconico e in qualche modo controverso. Sono note le sue simpatie per Hitler e Mussolini e tutti ricordano il suo rapporto quantomeno conflittuale con i sindacati. Il dato di fatto è che Vichi aveva una personalità forte, amava dettare la linea che si doveva seguire.
Il successo e la chiusura della Mivar
La Mivar nasce negli anni Sessanta prendendo il posto della Vichi Apparecchi Radio, società impegnata nella costruzione di radio a valvole nata al termine della Seconda Guerra Mondiale.
Vichi diventa il più grande produttore di tv in Italia. L’azienda vola sulle ali del boom economico. Tra gli anni Settanta e Ottanta, poi vive le montagne russe dell’economia italiana ed europea.
La Mivar entra in crisi quando è costretta a confrontarsi con la concorrenza delle grandi marche straniere, in grado di vendere prodotti all’avanguardia anche a costi contenuti. La legge di mercato porta l’orgoglio italiano alla chiusura. Lo stop alla produzione risale al 2013, quando restano attivi meno di venti operai, che si occupano principalmente di assistenza ai clienti.
La moglie di Carlo Vichi
Per quanto riguarda la vita privata, nel 1944 Vichi sposa Annamaria Fabbri. Lui aveva 21 anni, lei 18. Ma a differenza di quanto si possa ipotizzare, si tratta dell’amore della vita. I due sono arrivati a festeggiare i 75 anni di matrimonio. Un grande evento festeggiato con un brindisi in fabbrica. E questo la dice lunga sul personaggio, un uomo che viveva per il lavoro, un imprenditore vero.