Il giornalista Franco Di Mare è deceduto oggi a Roma, circondato dall’affetto della moglie, della figlia e dei suoi cari.
La famiglia ha annunciato la scomparsa del giornalista Franco Di Mare con una nota ufficiale: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie“.
Addio a Franco Di Mare: l’annuncio della malattia
Poco tempo fa, Franco Di Mare ha annunciato pubblicamente di essere affetto da mesotelioma, una malattia rara e aggressiva.
“Ho un cancro,” disse durante un’intervista al Corriere della Sera e in diretta a Che tempo che fa. “Oggi ci si cura e spesso si guarisce. Da questo no. Non se ne va, al massimo lo puoi rallentare, ma resta lì ed è uno dei più cattivi.”
Di Mare collegava la causa della sua malattia all’esposizione all’amianto durante le sue missioni nei Balcani, dove era stato inviato speciale.
“Tra proiettili all’uranio impoverito, iper-veloci, iper-distruttivi, capaci di buttare giù un edificio. Ogni esplosione liberava nell’aria infinite particelle di amianto. Ne bastava una. Seimila volte più leggera di un capello. Magari l’ho incontrata proprio a Sarajevo, nel luglio del 1992, la mia prima missione. O all’ultima, nel 2000, chissà“, ha raccontato.
Nonostante la malattia, il noto giornalista ha continuato a lavorare e a condividere le sue esperienze, anche attraverso il suo ultimo libro, “Le parole per dirlo”.
Definito come il suo “testamento“, il libro rappresenta un ultimo tentativo di lasciare un messaggio e un’eredità intellettuale.
Una vita dedicata all’informazione
Franco Di Mare, giornalista di grande esperienza e talento, ha lasciato un segno indelebile nel panorama dell’informazione italiana.
Nato nel 1955, Di Mare ha iniziato la sua carriera nel 1980 come cronista di giudiziaria per L’Unità. Nel 1981, ha iniziato a collaborare come corrispondente da Napoli per l’agenzia di servizi AGA e per Radiocor, e nel 1983 è diventato giornalista professionista.
La sua competenza e dedizione lo portarono a Roma nel 1985, dove lavorò presso la redazione centrale de L’Unità in qualità di inviato speciale e successivamente capo redattore.
Nel 1991, Di Mare entrò in Rai, dove la sua carriera decollò ulteriormente. Iniziò alla redazione esteri del TG2 e nel 1995 divenne inviato speciale, coprendo la guerra dei Balcani e numerosi conflitti in Africa e America centrale.
Nel 2002, passò al TG1, dove seguì le principali guerre degli ultimi vent’anni, tra cui la prima e la seconda guerra del Golfo, il conflitto in Afghanistan, e varie crisi in Medio Oriente e America Latina.
Dal 2003, è diventato un volto noto della televisione italiana, conducendo programmi come Unomattina Estate, Unomattina week end, e Sabato e domenica.
Il suo lavoro è stato riconosciuto con vari premi, si spegne nella giornata di oggi all’età di 68 anni.