Mosca cede sulla "denazificazione" dell'Ucraina
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Direttore: Alessandro Plateroti

Mosca cede sulla “denazificazione” dell’Ucraina

Continuano i negoziati in Turchia, ora la Russia sembra propensa a cedere qualcosa.

Ieri 28 marzo sono ricominciati i negoziati tra Russia e Ucraina e continueranno per altri due giorni. Nonostante non ci siano molte speranze per un accordo da parte occidentale, una bozza trapelata ieri fa pensare a passi avanti da parte della Russia. Secondo il Financial Times, la Russia è intenzionata a cedere sulla denazificazione dell’Ucraina.

La denazificazione è stato un elemento importante della propaganda del Cremlino, senza particolare significato in questo contesto storico-politico, Putin nei suoi discorsi ha insistito molto su questo aspetto. La sua guerra era una liberazione del popolo dall’oppressione nazista del governo ucraino. Ma a quanto pare, ora sembra stia abbandonando la causa.

La bozza trapelata ieri dopo il primo incontro dei negoziati e resa nota dal Financial Times Mosca è disposta a rinunciare a tre punti che aveva posto come essenziali all’inizio del conflitto, ovvero: la «denazificazione» dell’Ucraina, la sua «smilitarizzazione» e la protezione legale della lingua russa nel Paese. Per quanto riguarda l’Ucraina ha già rinunciato ad entrare nella Nato, ma in cambio Zelensky chiede garanzie sulla sicurezza e della prospettiva di entrare nell’Unione europea. Kiev rinuncia anche allo sviluppo di armi nucleari e o a basi militari straniere sul proprio territorio.

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L’Ucraina inoltre si è detta disposta a trattare su tutto. Sicuramente questo non porterà ad una facilità e rapidità dei colloqui e quindi ad un accordo, ma è una buon punto di partenza. Un punto cruciale resta il futuro delle regioni separatiste del Donbass. Anche su questo, Kiev è disposta a negoziare. Oggi riprendono a Istanbul i colloqui e si partirà proprio da queste concessioni che Mosca si sta aprendo a fare.

Un punto importante è proprio il fatto che la Russia sia pronta a far entrare l’Ucraina nell’Ue a patto che però resti non allineata e demilitarizzata, e ovviamente non faccia parte della Nato. Nel frattempo che si svolgono i negoziati, l’offensiva dell’esercito russo sembra in stallo da giorni perché non riesce a sfondare la resistenza ucraina ed avanzare.

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ultimo aggiornamento: 29 Marzo 2022 10:11

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