Nonostante i numerosi vantaggi di natura ciclistica, le motociclette a tre ruote non godono di particolare popolarità in Italia benché il primo brevetto sia stato della Piaggio.
Quelli che in gergo tecnico sono definiti Leaning Multi Wheeler (abbreviato in LMW) sono noti comunemente come ‘motociclette a tre ruote‘. Si tratta di un particolare tipo di veicolo a motore caratterizzato, come è facile intuire dal nome stesso, dalla presenza di un ruota in più rispetto alle tradizionali motociclette. Alcune Case motociclistiche offrono almeno un modello del genere nei propri listini, in virtù di una crescente diffusione in alcuni paesi europei (come ad esempio la Francia). In Italia, invece, questo segmento del mercato motociclistico resta ancora confinato ad una dimensione marginale.
Moto a tre ruote pregi e difetti
La configurazione a tre ruote difficilmente incontra il gusto dei puristi e degli amanti delle due ruote ‘classiche’. Di contro, è fuor di dubbio che la configurazione a tre ruote migliori sensibilmente alcuni aspetti della guida. Vediamo di seguito quali sono i vantaggi e gli svantaggi da tenere in considerazione quando si sceglie una motocicletta a tre ruote.
I maggiori vantaggi di una motocicletta a tre ruote si registrano dal punto di vista della sicurezza: la terza ruota, infatti, assicura una maggiore stabilità in fase di marcia, in quanto aumenta sensibilmente la superficie di contatto del mezzo con l’asfalto. Anche in curva, nonostante la capacità di ‘piegare’, le moto con tre ruote restano più stabili. Con una ruota in più, questi veicoli offrono anche riscontri migliori per quanto concerne l’efficacia della frenata (anch’essa migliorata dalla possibilità di esercitare un maggiore attrito sulla superficie stradale).
Di contro, la configurazione a tre ruote può inficiare parzialmente la qualità dell’esperienza di guida. Premesso che alcune motociclette equipaggiate con tre ruote possono piegarsi (quasi) quanto una normale due ruote, va detto che queste ultime in genere presentano un peso maggiore. Questi è dovuto alle componenti meccaniche in più, necessarie alla gestione della terza ruota anteriore; il maggior peso e il diverso assetto limitano in parte l’agilità del veicolo in alcuni contesti di guida, come ad esempio le curve o il traffico cittadino.
Modelli moto a tre ruote: marche e prezzi di listino
A dare la stura al filone dell motociclette a tre ruote è stata la Piaggio nel 2006, quando fece il suo debutto sul mercato l’MP3.
Quando venne lanciata sul mercato, la gamma dell’MP3 era composta da due scooter caratterizzati da una doppia ruota direzionale anteriore. I modelli al debutto erano il Leader 125 e il Quasar 250; il primo offriva 124 cc di cilindrata e 15 CV di potenza mentre il secondo 244 cc di cilindrata e 22.5 CV. La gamma si è poi allargata con altri modelli, fino a raggiungere i 500 cc di cilindrata; ad oggi comprende in tutto cinque modelli: 300 HPE, 300 HPE Sport, 350, Sport 500 HPE (con ABS e ASR) e Business 500 HPE (con ABS e ASR); i prezzi di listino vanno dai 6.699 euro ai 10.399 euro.
A fare concorrenza ad un marchio storico, almeno limitatamente al settore delle moto a tre ruote, c’è la Adiva, una piccola Casa con sede a Benevento che produce l’AD300. Sospinto da un motore da 299 cc di cilindrata (la potenza massima dichiarata dal costruttore è di 21.9 kW) alimentato a benzina, questo scooter è offerto in tre colorazioni ed è omologato come Euro 3.
Per quanto riguarda i marchi esteri, la concorrenza non manca e arriva da firme storiche del settore motociclistico: Yamaha e Harley-Davidson. La Casa giapponese è presente sul mercato degli scooter a tre ruote con il Tricity 155, offerto a listino a partire da 4.390 euro. Il modello è equipaggiato con un motore monocilindrico a 4 tempi, raffreddato a liquido con distribuzione monoalbero a 4 valvole da 155 cc di cilindrata; il propulsore è in grado di sviluppare una potenza massima di 11.1 kW. Omologato secondo il protocollo Euro 4, il ‘tre ruote’ della Casa giapponese si caratterizza per le ruote anteriori sterzanti che piegano in curva.
Il Tri Glide Ultra Classic è la proposta griffata Harley, sul mercato già dal 2009. Si tratta della moto a tre ruote più potente sul mercato, grazie al motore ad iniezione da 1.603 centimetri cubici abbinato ad una trasmissione a sei rapporti e in grado di erogare una potenza di 70 CV. L’equipaggiamento di serie include ABS e Cruise Control.
Chiudiamo la nostra breve rassegna con il Peugeot Metropolis 400, una gamma che si articola in tre versioni (RS, RX-R e i Allure) a listino a prezzi di poco superiori ai 9.000 euro. Le versioni GT e Sport sono fuori listino (al nuovo) dal 2016. Tutti i modelli di gamma sono sospinti da un motore da 399 cc di cilindrata capace di erogare una potenza massima di circa 35 CV. Le moto a tre ruote della Casa del leone rampante sfruttano il DTT (Dual Tilting Wheels), un innovativo sistema di basculamento delle ruote che include un ammortizzatore orizzontale e due mass damper sfruttando un quadrilatero deformabile interamente d’alluminio.
La classificazione delle moto a tre ruote nel Codice della Strada
Il Codice della Strada permette di classificare in vario modo le motociclette con tre ruote, a seconda delle caratteristiche costruttive:
- Ciclomotori: “veicoli a motore a due o tre ruote aventi motore di cilindrata non superiore a 50 cc, se termico e capacità di sviluppare su strada orizzontale una velocità fino a 45 km/h“;
- Motoveicoli: “veicoli a motore, a due, tre o quattro ruote” che a loro volta si suddividono in varie categorie; in quanto motoveicoli, “non possono superare 1,60 m di larghezza, 4,00 m di lunghezza e 2,50 m di altezza. La massa complessiva a pieno carico di un motoveicolo non può eccedere 2,5 t“;
- veicoli di categoria L2e: “veicoli a tre ruote la cilindrata del cui motore (se si tratta di motore termico) non supera i 50 cc e la cui velocità massima di costruzione (qualunque sia il sistema di propulsione) non supera i 45 km/h“, secondo quanto riportato all’articolo 47 del Codice della Strada;
- veicoli di categoria L5e, ossia “veicoli a tre ruote simmetriche rispetto all’asse longitudinale mediano, la cilindrata del cui motore (se si tratta di motore termico) supera i 50 cc o la cui velocità massima di costruzione (qualunque sia il sistema di propulsione) supera i 45 km/h“.
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