MotoGP, il calendario provvisorio della stagione 20201. Si parte dal Qatar, si chiude a Valencia.
ROMA – E’ stato pubblicato il calendario provvisorio del Mondiale 2021 della MotoGP. Sono 21 gli appuntamenti della stagione. Si partirà il 28 marzo dal Qatar per poi concludersi il 14 novembre a Valencia.
Un campionato che potrebbe essere quello della ripartenza dopo i diversi problemi causati dal coronavirus. La Dorna spera di poter rispettare il calendario, anche se non sono escluse delle modifiche nelle prossime settimane. Molto dipenderà dall’andamento del Covid-19 nei primi mesi del 2021.
MotoGP, il calendario provvisorio del Mondiale 2021
Il via della nuova stagione è stato fissato per il 28 marzo dal Qatar per poi concludersi il 14 novembre a Valencia. Sono 20 le tappe del Mondiale 2021, con la possibilità di inserire il 21esimo tra Finlandia e Austria. Sembra essere una corsa a tre con Portogallo o Russia favoriti. In corsa anche l’Indonesia, ma si è in attesa dell’omologazione del circuito. Lo stesso vale proprio per la Finlandia. L’appuntamento al KymiRing, comunque, non dovrebbe essere a rischio. In Italia, come sempre, sono due gli appuntamenti: il 30 maggio al Mugello e il 19 settembre al circuito intitolato a Marco Simoncelli. Ecco il calendario provvisorio:
28 marzo – GP del Qatar
11 aprile – GP d’Argentina
18 aprile – GP degli Stati Uniti
2 maggio – GP di Spagna
16 maggio – GP di Francia
30 maggio – GP d’Italia
6 giugno – GP della Catalogna
20 giugno – GP della Germania
27 giugno – GP d’Olanda
11 luglio – GP della Finlandia
15 agosto – GP d’Austria
29 agosto – GP di Gran Bretagna
12 settembre – GP d’Aragon
19 settembre – GP di San Marino
3 ottobre – GP del Giappone
10 ottobre – GP della Thailandia
24 ottobre – GP d’Australia
31 ottobre – GP della Malesia
14 novembre – GP di Valencia
Nessuna decisione sul pubblico
La speranza è quella di poter ripartire con il pubblico. L’inizio fissato al 28 marzo aumenta le possibilità di riaprire i circuiti agli spettatori. La MotoGP, comunque, non dovrebbe prendere nessuna decisione in merito e rispettare le indicazioni dei singoli Stati.