Motori di ricerca alternativi: c'è un mondo fuori da Google e Bing
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Direttore: Alessandro Plateroti

Motori di ricerca alternativi: c’è un mondo fuori da Google e Bing

Google

I motori di ricerca alternativi non sono una “scelta di vita”, ma un modo per vedere risultati interessanti, spesso diversi da quelli a cui siamo abituati.

Oggi esistono molti validi motivi per utilizzare i motori di ricerca alternativi. Per esempio, perché non vogliamo che la ricerca che stiamo facendo condizioni i risultati futuri. Oppure, vogliamo risultati semplici e senza fronzoli, invece di suggerimenti di varia natura. O ancora, siamo attenti alla nostra privacy.
Tutti i principali servizi infatti, tendono a farci utilizzare un profilo e conservare una grande quantità di dati. Che poi possono essere riutilizzati in vari modi. Per avere un’idea di quello che Google e Microsoft accumulano su di noi, possiamo fare un salto sulla cronologia del nostro utente di Microsoft o Google. Gli altri motori di ricerca, di contro, investono proprio sulle (poche, a dire il vero) debolezze dei colossi, per offrire qualche alternativa interessante.

Vediamo quali motori di ricerca Internet di offre se, per curiosità o per valutare alternative, vogliamo provare qualcosa di diverso.

DuckDuckGo, il motore di ricerca alternativo a Google più famoso (dopo Bing)

DuckDuckGo è probabilmente il più famoso fra i motori di ricerca alternativi, sia per la sua particolare attenzione alla privacy, sia perché è uno dei pochi che ha saputo costruirsi un marchio riconoscibile.

motori di ricerca alternativi DuckDuckGo

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Questo motore di ricerca non usa alcun tipo di tracciamento, nemmeno anonimo. In parole povere, se facciamo due ricerche consecutive, DuckDuckGo non è nemmeno in grado di sapere se provengono dallo stesso computer. Come molti molti motori di ricerca gratis “alternativi”, aggrega i risultati di molti altri, ma la maggior parte dei risultati provengono da Yahoo, Yandex e Bing. Ovviamente, dopo essere stati opportunamente “anonimizzati”. I risultati di Google non sono inclusi fra quelli proposti da DuckDuckGo.

Qwant, privacy e sicurezza “Made in Europe”

Uno dei pochissimi progetti europei in grado di catturare attenzione a livello mondiale, Qwant ha i server in Francia, il che garantisce automaticamente il livello di privacy imposto dalle nuove regole come GDPR.

motori di ricerca alternativi Qwant

Quello che colpisce di Qwant è l’aspetto: spesso i prodotti alternativi al mercato mainstream non investono molto sull’immagine e in generale sulla comunicazione, ma il motore di ricerca francese non sfigura minimamente rispetto a prodotti ben più blasonati.
I principi alla base di Qwant, nato nel 2013, sono due: non tracciare gli utentinon filtrare i risultati. Insomma, i risultati che ci propone Qwant non provengono da una “bolla”.

SearX, motore di ricerca Open Source a cavallo fra due mondi

SearX rappresenta molto bene una certa “scuola” di prodotti digitali moderni: è un motore di ricerca Open Source, che però può essere utilizzato facilmente anche dai “non smanettoni”.

motori di ricerca alternativi searX

Per la verità è un metasearch engine, o metamotore di ricerca. Un termine direttamente dagli anni ’90 che significa semplicemente che inoltra le ricerche ad altri motori e aggrega i risultati. Anche in questo caso il valore aggiunto di SearX è quello di rendere completamente irrintracciabili e non profilabili le ricerche che vengono fatte.
Ma SearX non è solo in bilico fra Open Source e facilità d’uso: infatti è uno dei pochi motori di ricerca che esiste sia nel Web “di superficie” sia nel Dark Web.

Swisscows, il motore di ricerca alternativo per tutta la famiglia

Spesso quando si parla di motori di ricerca alternativi si tende inevitabilmente a pensare a traffici, ricerche losche e in generale ad argomenti poco raccomandabili. Swisscows è la dimostrazione che non è affatto così. Si tratta infatti di un motore di ricerca anonimo pensato per le famiglie.

motori di ricerca alternativi Swisscows

In pratica, qualsiasi tipo di risultato che contenga temi per adulti viene filtrato e non ci sono opzioni per aggirare questo blocco. Insomma, è un motore di ricerca che può essere usato da chiunque, senza timore che appaiano risultati pericolosi. Si basa su Bing, ma come per ogni altro motore di questa lista, nessun dato viene tracciato. In più i server si trovano in Svizzera, nazione celebre per garantire uno dei più alti livelli di privacy del mondo.

Ecosia, l’alternativa ecologica

Uno dei motori di ricerca più interessanti, almeno a livello di idea. Infatti Ecosia usa una parte dei profitti generati per piantare alberi in tutto il mondo, in modo da ridurre l’impatto ambientale generato dall’uso di Internet e della tecnologia.

motori di ricerca alternativi Ecosia

Oltre a questo aspetto, di sicuro interesse per chi ha a cuore i temi ecologici, Ecosia offre anche un buon livello di tutela della privacy, dal momento che non conserva dati personali e non traccia gli utenti. Fra i motori di ricerca alternativi (e non solo), Ecosia è senza dubbio quello più green.

Come funzionano i motori di ricerca più famosi? Perché potrebbero essere poco affidabili?

Il motivo per cui il tema della privacy coinvolge i motori di ricerca è duplice. Da un lato c’è naturalmente la questione legata semplicemente al tracciamento dei nostri dati. Per ogni ricerca che facciamo infatti Google e Bing tengono traccia di numerosi dati (almeno l’indirizzo IP della connessione, la ricerca fatta e la data e l’ora). Dati che si moltiplicano se abbiamo un profilo del servizio con il quale abbiamo fatto accesso.

Ma il problema principale, secondo alcuni, è legato alla cosiddetta Filter Bubble. In parole povere, dal momento che i motori di ricerca vogliono darci risultati il più soddisfacenti possibili, potrebbero iniziare ad “assecondarci”. Per farlo potrebbero promuovere i risultati che ci sono piaciuti di più in passato. E inevitabilmente nascondendone, o comunque svantaggiandone, altri. Anche se non strettamente legati al mondo dei motori di ricerca, possiamo avere alcuni esempi di Filter Bubble confrontando la home page di YouTube del nostro account con quella di uno completamente anonimo, per esempio.

Fonte foto copertina: pixabay.com/it/sito-web-analisi-scansione-ricerca-3411281/

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ultimo aggiornamento: 6 Ottobre 2021 12:19

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