Nasce ‘Schools for future’, il movimento contro la didattica a distanza. Flash mob in tutta Italia.
TORINO – Nasce Schools for future, il movimento contro la didattica a distanza. A dare vita a questa organizzazione, che si è diffusa in tutto il Paese, sono stati gli alunni di una scuola di Torino, da giorni fuori dal proprio istituto per chiedere il ritorno in classe.
Nessuno slogan ma solo un’ora di didattica a distanza, armati di computer e wi-fi. Un flash mob molto particolare che conferma la voglia di tutti gli studenti di ritornare in classe il prima possibile.
Da Torino a Firenze, il movimento ‘Schools for future’ arriva in tutta Italia
Il movimento, nato a Torino, è ‘sbarcato’ in altre zone del nostro Paese. “Riteniamo che non si possa fare lezioni a distanza a lungo – ha spiegato Pietro all’Ansa, uno studente toscano – si può apprendere qualcosa ma l’istruzione è confronto collettivo, seguire in classe è tutt’altra cosa. Per noi la didattica a distanza può essere un modo di stare fermi quando la didattica frontale è infattibile. Vogliamo garanzie che il prima possibile rientreremo in presenza, vogliamo tornare a fare scuola come è sempre stata pensata, la forza della scuola è in presenza“.
L’ideatrice del movimento: “Io voglio tornare a scuola”
A dare vita a questo movimento sono state Anita e Lisa, due giovanissime ragazze di Torino: “Qualcosa è cambiato dopo questi giorni – ha ammesso la prima – c’è più coscienza tra gli studenti, ma anche nelle persone più grandi“.
In molti paragonano la dodicenne a Greta Thunberg. Ma lei, al momento, non ha nessuna intenzione di diventare famosa: “Non voglio essere conosciuta da tutti – ha precisato la ragazzina, volto e fondatrice di questo movimento – io voglio semplicemente tornare a scuola“. E le proteste sembrano essere destinate a continuare anche nelle prossime settimane.