Crisi di Governo, la Lega ritira la mozione di sfiducia a Conte

Crisi di Governo, la Lega ritira la mozione di sfiducia a Conte

La Lega ritira la mozione di sfiducia al premier Conte. La decisione è stata presa dopo le dichiarazioni in Senato del presidente del Consiglio.

ROMA – La Lega ritira la mozione di sfiducia al premier Conte. Il Carroccio ha comunicato questa decisione in chiusura della lunga seduta in Senato. Una ‘mossa’ arrivata dopo la decisione del presidente del Consiglio di salire al Colle per comunicare al Capo dello Stato la fine dell’esecutivo giallo-verde.

La mozione di sfiducia al premier Conte

Matteo Salvini vuole il voto. Dopo la rottura definitiva di ieri (giovedì 8 agosto 2019 n.d.r.), la Lega in Senato ha presentato la mozione di sfiducia al premier Conte. “Troppi noha precisato il Carroccio in uno dei tanti comunicati – fanno male all’Italia. Il Paese ha bisogno di tornare a crescere e quindi di andare alle urne in fretta. Chi perde tempo danneggia il Paese e pensa solo alla poltrona”.

Il punto sulla crisi di Governo

Le tempistiche ancora non sono mai state chiare con la mozione di sfiducia che doveva essere votata intorno a a Ferragosto. Ma la data alla fine è slittata al 20 agosto dopo la riunione dei capigruppo. Alla fine, però, il premier Conte ha deciso di presentare le dimissioni. Un annuncio che ha portato il Carroccio a ritirare la mozione.

La parola ora passa al Capo dello Stato che potrebbe affidare un nuovo mandato al premier Conte per verificare i numeri di una maggioranza (che non c’è) ma anche affidare l’incarico ad un ‘traghettatore’ fino alle prossime elezioni che in questo caso dovrebbero essere a fine ottobre. Oppure indire il voto alla prima data possibile e aprire ufficialmente la campagna elettorale.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/salviniofficial/

Le possibile alleanze

E la crisi di Governo ha aperto alle possibili coalizioni che potrebbero presentarsi alle elezioni. La Lega – come dichiarato dallo stesso Salvini – non ha intenzione di “fare un passo indietro”. Al momento, quindi, difficile prevedere un Centrodestra unito al voto. Possibile, invece, una collaborazione dopo le urne per formare la maggioranza con Fratelli d’Italia e Forza Italia.

PD e M5s dovrebbero, almeno secondo le ultime indiscrezioni, confermare le alleanze del 2018. Ma non è da escludere una ‘coalizione’ tra i due partiti per provare a rendere la vita difficile alla Lega, la vera favorita delle prossime elezioni.

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