Il Comune di Roma dice no al dl Sicurezza. Al Campidoglio è stata votata la mozione di sfiducia alla legge voluta da Salvini. Luigi Di Maio sapeva?
ROMA – Il decreto sicurezza è ormai legge ma la situazione in Italia continua ad essere molto confusa. Il Consiglio Comunale di Roma ha approvato la mozione di sfiducia (22 consiglieri grillini a favore su 28 n.d.r.) alla proposta di Matteo Salvini. Una scelta motivata con un testo molto duro: “Bisogna valutare – si legge nella spiegazione riportata da Il Giornale – le ricadute concrete in termini economici sociali e sulla sicurezza dei territori. Proprio per questo si chiede alla sindaca Virginia Raggi di chiedere al ministro e al Governo un confronto con tutti i sindaci italiani“.
Dl Sicurezza bocciato a Roma, Di Maio era a conoscenza di questa scelta?
La motivazione di questa mozione è stata spiegata nei dettagli da Agnese Catini, la prima firmataria della proposta: “Gli effetti del dl Sicurezza – spiega – potrebbero essere devastanti per tutto il territorio. Circa mille persone rischiano di uscire dal sistema Sprar e Roma, città dell’accoglienza, questo non può permetterselo. E per questo chiediamo alla sindaca di mitigare gli effetti del decreto in termini di diritti sia per i cittadini che per le persone immigrate e soprattutto di incrementare le politiche di accoglienza e di inclusione sociale“.
Una scelta ben chiara fatta dal Comune di Roma e soprattutto della quale era a conoscenza il vicepremier Luigi Di Maio. Secondo quanto riportato dall’Huffington Post il leader pentastellato era a conoscenza di questa intenzione da parte del consiglio comunale. Ha espresso i suoi dubbi ma alla fine non ha forzato la mano per fermare la decisione. Una scelta che non dovrebbe creare grandi problemi nella maggioranza giallo-verde ma sicuramente conferma qualche piccola crepa all’interno dell’alleanza.
