Natale e Covid, il Governo ha deciso di non decidere. La linea del ‘rigore’ è prevalsa su quella del buonsenso.
ROMA – Natale e Covid, alla fine si è preferito di non decidere. Settimane di promesse da parte del premier Conte sulle festività da trascorrere in famiglia e soprattutto in modo sereno, ma al momento delle scelte si è preferito far prevalere la linea del rigore a quella del buonsenso.
Natale e Covid, il Governo ha preferito non decidere
La questione sul tavolo di Palazzo Chigi è arrivata settimane se non mesi fa. Si poteva organizzare, come hanno fatto in tutti gli altri Paesi, un piano per cercare di rendere il meno doloroso possibile per le famiglie questo periodo.
Invece no, si è preferito del rimpasto della maggioranza e della task force (l’ennesima) su come gestire il Recovery Fund e dell’esodo dal Nord al Sud. Che poi le persone decidono di lasciare la propria regione per andare a lavorare non a divertirsi. Ma ai tempi del coronavirus essere fuorisede (o ristoratore) è diventata una colpa.
La ‘linea’ del rigore vince sul buonsenso
In questi mesi gli italiani hanno dimostrato di saper rispettare le regole e soprattutto di sopportare tutti gli errori fatti dal Governo. Ma, tra un ministro che ha preferito scrivere un libro in piena pandemia e un altro che ha deciso di ironizzare sulla nascita di Gesù, a pagare sono sempre i cittadini.
E per molti sarà un Natale solitario senza gli affetti dei propri genitori o, in alcuni casi, dei propri affetti stabili. Non perché lo hanno deciso, ma perché hanno la colpa di aver lasciato la propria regione per andare a lavorare.
Il tempo delle colpe arriverà. A questa a volta a pagare non dovranno essere i cittadini, ma chi ha deciso di non decidere e gestire la pandemia in modo sbagliato.