Naufragio migranti, Ong accusa decisioni politiche
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Naufragio migranti, Ong accusa decisioni politiche

naufragio migranti immigrati barca

La strage del naufragio di migranti a Crotone continua ad accendere le polemiche: per le Ong la tragedia si poteva evitare.

La maggior parte dei migranti che ambivano ad arrivare sulle coste di Curto, non ce l’ha fatta. Il numero delle vittime potrebbe salire a 100 (tra cui un neonato e dei bambini) mentre sono 80 le persone salvate, tra cui circa 20 bambini. Gli occhi adesso sono puntati sulle decisioni della politica, in tema di migrazioni e salvataggi.

naufragio migranti barca
naufragio migranti barca

Agli arrivi in mare partiti dalla Libia, seguono anche quelli che partono dalla Turchia. L’aumento sulle coste europee da est è stato del 108% rispetto agli anni scorsi, e gran parte dei viaggi in mare hanno provocato un gran numero di decessi nelle acque del Mediterraneo. Il bilancio delle vittime dell’ultima strage avvenuta sulle coste di Curto sale a 62, mentre sono 80 le persone salvate tra cui circa 20 bambini.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

“Colpa di scelte politiche”

Le spiagge di Crotone sono cosparse di cadaveri che da giorni vengono recuperati nelle acque del Mediterraneo. Una strage orrenda che trasforma l’indignazione in forti accuse. Adesso sono le Ong a parlare, accusando la politica e le scelte (evidentemente) sbagliate, prese in tema di migrazioni e salvataggi.

“Questo naufragio è frutto di precise scelte politiche”, dicono da Emergency. Mentre Piantedosi tira in ballo l’Europa che “potrebbe fare di più”, l’Unicef ricorda Aylan, il bambino profugo morto nell’ottobre del 2015 su una spiaggia turca. “La politica deve fare un salto di qualità e non salire su queste vicende, chi prima e chi dopo, per contrastarsi”, dice, chiedendo buon senso e dialogo.

Per l’organizzazione noprofit SeaWatch, è “intollerabile che l’unica via d’accesso all’Europa sia il mare. L’assenza di missione di ricerca e soccorso europea è un crimine che si ripete ogni giorno”. Poi anche Save the Children Italia interviene dicendo: “Ancora una volta, l’ennesima, ci troviamo a piangere la morte ingiusta di chi cerca un futuro migliore in fuga da guerre e povertà. Mentre la politica, in Italia e in Europa, pensa di risolvere con muri e restrizioni per le Ong”.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 27 Febbraio 2023 14:23

Putin: “Nessun presupposto per la pace”

nl pixel