Sequestrata nave madre ad Agrigento, 23 le persone arrestate.
AGRIGENTO – E’ stata sequestrata una nave madre ad Agrigento. La Guardia di Finanza, in collaborazione con la Guardia Costiera, ha fermato 23 persone tunisine accusate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Come riportato da La Sicilia, a finire in manette sono finiti pescatori, tra cui due minorenni, che hanno trasportato con il loro motopesca alcuni migranti per poi farli salire su uno dei barchini a motori per farli arrivare sull’isola. Sono in corso tutti gli accertamenti per cercare di ricostruire meglio la dinamica di questa vicenda.
La lotta contro l’immigrazione clandestina
Il fermo della nave madre rientra nella lotta che il Governo ha iniziato contro l’immigrazione clandestina. Un pugno duro per cercare di mettere fine agli sbarchi che ormai sono diventati quotidiani nel nostro Paese.
E proprio queste imbarcazione sembrano essere dietro gli arrivi a Lampedusa. Sono loro a trasportare dalla Tunisia i migranti per poi trasferirli su barchini a motore per farli sbarcare sull’isola agrigentina. I primi pescatori sono stati fermati e, nelle prossime settimane, ci potrebbero essere altri episodi simili per cercare di mettere fine a questa situazione.
Gli affari tra Italia e Africa
Gli affari tra Italia e Africa non sono riguardano solo i migranti. Nelle prime ore di martedì 28 luglio 2020 la Guardia di Finanza a Napoli ha sequestrato 42 tonnellate di rifiuti speciali destinate in Africa.
Denunciati 12 responsabili che dovranno difendersi dalle accuse di falsità ideologica, traffico illecito di rifiuti, ricettazione e violazioni al Testo Unico Ambientale. Soddisfazione da parte del ministro Costa che sui social con un lungo post fa i complimenti alle Fiamme Gialle per aver portato a termine questa operazione. Nelle prossime ore saranno chiarite meglio le posizioni delle persone arrestate. E presto ci potrebbero essere altre operazioni simili per mettere fine a questo traffico illecito di rifiuti.