La nave russa Vasiliev lascia il porto di Chioggia e si prepara a salpare. Sarà l’ultima nave russa con un carico di merci italiane.
Secondo le ultime notizie la Vasiliev lascia il porto di Chioggia dove era stata bloccata sabato scorso. La nave Valeri Vasiliev si era fermata in attesa di imbarcare, come avviene solitamente, merce italiana. In particolare si tratta di 120 container pieni di elementi di arredamento prodotti in Italia.
Prima di sabato 16 aprile la nave salperà dal porto e le operazioni di imbarco merci sono già in corso. La nave salperà per tornare in Russia con un netto anticipo rispetto a quando entreranno in vigore le sanzioni decise dell’Unione Europea. Queste ultime hanno imposto un divieto assoluto dell’esportazione di prodotti italiani in Russia, come confermato dal comandante della Capitaneria Dario Riccobene.
Quando sabato scorso la Vasiliev era arrivata in porto erano subito scattati i controllo doganali di sempre. Nonostante non fosse ancora previsto nessun blocco ufficiale il personale della Dogana aveva già delle titubanze circa l’imbarco della merce italiana nella nave di provenienza russa.
Nel frattempo era sopraggiunta la voce che, in caso di eventuali blocchi, la merce poteva essere trasportata a Ravenna via terra. Lì c’era un’altra imbarcazione russa, arrivata giorni prima, autorizzata a salpare e dunque pronta a caricare altra merce.
Stop ai traffici con la Russia e l’Ucraina
La partenza della Vasiliev coincide con l’interruzione dei traffici con la Russia e in Ucraina. Un danno non indifferente per diverse realtà italiane di Chioggia che in passato avevano un buon mercato di materiali ferrosi e fertilizzanti. Dopo un periodo di fermo dovuto al Covid i lavoratori speravano di poter riprendere i vecchi accordi e anzi di firmarne di nuovi con ulteriori clienti.
Le sanzioni imposte dall’Unione Europea alla Russia, invece, hanno bloccato tutto. Inoltre la preoccupazione dei lavoratori che esportano è che il divieto di esportare in Russia e di commercializzare con l’Ucraina, dove i porti sono controllati da Putin, possa portare a conseguenze profondamente negative. Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, proprio ieri in un convegno a Chioggia ha confermato la crisi.