La navetta russa Soyuz nello spazio. La ‘Yuri Gagarin’ ha agganciato la Stazione Spaziale Internazionale dopo un viaggio di 3 ore.
ROMA – La navetta russa Soyuz nello spazio. Nella mattinata di venerdì 9 aprile 2021 gli astronauti Oleg Novitskiy, Pyotr Dubrvo e Mark Vande Hei hanno iniziato il proprio viaggio di poco più di tre ore per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale.
Una missione speciale perché avvenuta a pochi giorni dal 60esimo anniversario del volo del primo uomo nello spazio. E proprio per questa ricorrenza la navicella è stata chiamata Yuri Gagarin. Non ci sono stati particolari problemi per il mezzo. Rispettate tutte le tempistiche previste in passato.
Le prossime missioni
Si tratta di un periodo molto intenso per la Stazione Spaziale Internazionale. Il 17 aprile, infatti, è previsto il ritorno sulla terra dei russi Sergej Ryzhikov e Sergey Kud-Sverchkov e dell’americana Kate Rubins con la loro Soyuz al termine di una missione durata 185 giorni.
A fine mese la Space X con a bordo Michael Hopkin, Victor Glover, Shannon Walker e Soichi Noguchi ritornerà sulla Terra al termine della loro missione. Nel mezzo lo spazio accoglierà la Crew Dragon con le americane Shane Kimbrough e Megan McAarthur, il giapponese Akiko Hoshide e il francese Thomas Pesquet. Per quest’ultimo è un viaggio storico: si tratta del primo rappresentante dell’Esa ad andare nello spazio con una navetta costruita e gestita da privati.
Iss ricco di astronauti
Un mese molto particolare per la Stazione Spaziale Internazionale. In attesa del 17 aprile, sono dieci i membri presenti nello spazio. Si tratta quasi di un record e nei prossimi giorni sono previsti altri viaggi.
Per l’Italia il 2021 sarà un anno di attesa. Nel 2022, infatti, è attesa nello spazio Samantha Cristoforetti. Una missione fortemente voluta anche dalla stessa astronauta dopo un lungo periodo sulla terra. Un viaggio che può essere una ripartenza al termine della pandemia.