Grande tensione per le nomine RAI. Salini formalizza le proposte, si attende la reazione politica.
ROMA – E’ tempo di nomine in RAI. Dopo le tensioni degli ultimi giorni, l’a.d. Salini ha sciolto i primi dubbi. L’amministratore delegato ha ufficializzato le proposte per tutte le posizioni. Nel tentativo di sbloccare la situazione Salini ha presentato i nomi dei possibili vertici delle reti, decidendo di non esprimersi sulle direzioni dei telegiornali.
Nomine RAI, Salini formalizza le proposte
Si tratta, come riportato da La Repubblica, di Stefano Coletta alla direzione di Rai1 e dell’Intrattenimento di prime time, Ludovico Di Meo alla guida di Rai2 e della direzione Cinema e serialità, Silvia Calandrelli a Rai3 e alla direzione Cultura, Franco Di Mare all’Intrattenimento del day time, Angelo Teodoli al Coordinamento generi, Duilio Giammaria ai Documentari, Eleonora Andreatta alla direzione Fiction, Luca Milano alla direzione Ragazzi.
Tensione in Cda
Il Consiglio di amministrazione ha evidenziato l’isolamento di Salini. Solo alcune delle sue proposte sono state sostenute dalla maggioranza. Molte sono state invece bocciate da un parere (e da una votazione) comunque non vincolante.
Nomine RAI, Giorgia Meloni chiede spazio
Alta tensione in viale Mazzini con i partiti che nelle ultime settimane hanno iniziato a ‘battere cassa’. Salini ha mantenuto dei buoni rapporti con l’ex maggioranza con Lega e FdI che sono disposti a votare le sue nomine in cambio di ruoli importanti in una rete o in un telegiornale. Il M5s dovrebbe confermare le ‘poltrone’ conquistate lo scorso anno mentre il PD è al lavoro per ‘sfrattare’ i sovranisti.
E le polemiche sono dietro l’angolo
E le nomine dovrebbero procurare diverse polemiche. Le scelte di Salini potrebbero creare dei malumori dei partiti e queste discussioni rischiano di creare fratture anche all’interno della maggioranza. Altro scoglio da superare per il governo formato da M5s e PD. Non ci resta, quindi, che aspettare qualche settimana per capire come si scioglieranno questi nodi e se ci saranno delle conseguenze nel governo. E l’ago della bilancia potrebbe essere proprio lo stesso M5s che dovrebbe dare il via libera ad alcune idee del Nazareno.
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