Nuove chiusure in Italia, il governo convoca il Cts

Nuove chiusure in Italia, il governo convoca il Cts

Nuovo Dpcm, il governo convoca il Comitato Tecnico Scientifico per fare il punto sugli effetti delle nuove chiusure al vaglio dell’esecutivo.

Il governo Draghi convoca il Cts prima di procedere con la stesura del testo definitivo del nuovo dpcm che dovrebbe prevedere nuove chiusure rispetto a quelle attualmente in vigore.

Le nuove chiusure previste nella bozza del Dpcm

La novità principale è legata alla chiusura dei parrucchieri in zona Rossa, ma nelle ultime ore sta prendendo piede l’ipotesi di procedere con la chiusura delle scuole lì dove ci sono focolai o dove si registra la diffusione delle varianti del Covid. L’idea del governo è quella di tenere alta la guardia fino all’inizio del mese di aprile, quando si potrebbe tornare a parlare di riaperture. Fino a quel momento non si dovrebbero allentare le misure attualmente in vigore. Anzi, si potrebbero rafforzare le misure di contenimento per impedire la diffusione delle varianti del Covid, che preoccupano gli esperti.

Scuola

Il governo convoca il Comitato Tecnico Scientifico

Il governo vuole conoscere i possibili effetti delle nuove chiusure dal punto di vista epidemiologico. Per questo motivo ha convocato il Comitato Tecnico Scientifico, che dovrà fare il punto della situazione con il decisore politico, che poi procederà con la firma del nuovo provvedimento.

Il tema caldo all’ordine del giorno è la scuola. Il governo vuole capire quanto la didattica in presenza incida sulla diffusione del coronavirus. Commentando i dati della Cabina di Monitoraggio del 26 febbraio Rezza ha invitato a prendere in considerazione la dolorosa ipotesi di procedere con la chiusura delle scuole. Ovviamente nelle zone caratterizzate da una considerevole circolazione del virus.

Gli uomini del Comitato Tecnico Scientifico dovranno esprimersi anche sulla chiusura dei parrucchieri in zona Rossa, una della novità incluse nella bozza del nuovo Dpcm. Gli esperti dovranno far sapere al governo se la chiusura di queste attività possa portare ad un concreto abbassamento dell’indice di rischio o se la chiusura non valga la pena.

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