Dall’eliminazione alla riduzione dell’isolamento per i vaccinati che hanno avuto un contatto con un positivo: come potrebbero cambiare le regole della quarantena.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi accelera sul tema della quarantena e convoca il Comitato Tecnico Scientifico prima della fine dell’anno per confrontarsi sulle nuove regole che dovrebbero alleggerire l’isolamento almeno per le persone vaccinate anche se hanno avuto un contatto con un soggetto risultato positivo al Covid.
La diffusione della variante Omicron e i contatti stretti: l’Italia rischia la paralisi
Il grande problema che ha spinto il governo a muoversi in tempi brevi è rappresentato dal fatto che, complici la diffusione della variante Omicron e le grandi tavolate delle feste di Natale, le città italiane si stanno svuotando. Aumentano i positivi e di conseguenza aumentano le persone tenute a stare in quarantena per almeno sette o dieci giorni a seconda dei casi, come abbiamo visto nei giorni scorsi ripassando le regole attualmente in vigore. Numeri alla mano, gli esperti prevedono che in pochi giorni in Italia possano ritrovarsi in quarantena due milioni di persone, tanto per intenderci.
Tutto questo, evidentemente, ha delle ripercussioni anche sull’economia e sul mondo del lavoro. Proprio quando dovrebbe accelerare, l’Italia rischia di chiudere a causa delle regole sull’isolamento. Lo scenario evidentemente preoccupa il governo che vuole valutare con il Cts la possibilità di rivedere le regole.
Nuove regole per la quarantena, cosa potrebbe cambiare
Ma come potrebbero cambiare le regole? L’ipotesi al vaglio del governo e del Comitato Tecnico Scientifico è quella di rideterminare il periodo di quarantena per i vaccinati con dose booster. In che modo? Eliminando l’isolamento per i vaccinati con terza dose (o comunque con dose booster) e riducendo a 4 o 5 giorni l’isolamento per i soggetti vaccinati con due dosi di vaccino.
I dubbi degli esperti
Ma le proposte non convincono gli esperti. Da una parte è vero che si deve evitare di paralizzare il Paese a causa dell’elevato numero di persone in isolamento, dall’altra è anche vero che di fronte alla rapida diffusione della variante Omicron allentare le misure attualmente in vigore potrebbe essere un clamoroso autogol.
Non bisogna poi sottovalutare gli effetti sulla campagna di vaccinazione. Favorire i vaccinati con dose booster potrebbe spingere la somministrazione delle terze dosi di vaccino. E la terza dose, come dimostrano i dati, protegge dalla variante Omicron. Il problema è si tratta di una scommessa. E l’Italia non può permettersi di scommettere quando in palio c’è una posta così alta.