Nuovo attacco alla base Unifil, Crosetto: “L’Italia non prende ordini”

Nuovo attacco alla base Unifil, Crosetto: “L’Italia non prende ordini”

Il ministro Crosetto ribadisce la ferma posizione dell’Italia sulla presenza delle truppe Unifil in Libano, nonostante il nuovo attacco.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto ha confermato la posizione italiana in seguito ai recenti attacchi israeliani contro le basi italiane della missione Unifil in Libano.

Durante una visita ai militari italiani in Kosovo, come riportato da Sky News, ha dichiarato: “Ieri ho risposto a Israele, che ci ha chiesto di spostarci, sottolineando che l’Italia non prende ordini da nessuno“.

Guido Crosetto

La risposta del ministro Crosetto

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha reagito con fermezza agli ultimi attacchi, come riportato dall’Ansa, dichiarando che l’Italia non cederà alle pressioni israeliane.

Non saremo mai noi che ci spostiamo perché qualcuno ci dice, con la forza, di spostarci. Noi siamo lì e ci rimaniamo, con la forza del mandato delle Nazioni Unite“, ha affermato il ministro.

La missione Unifil, che da anni cerca di mantenere la pace nel sud del Libano al confine con Israele, è considerata fondamentale per stabilizzare un’area storicamente instabile.

Il ministro, in visita ai militari italiani in Kosovo, ha inoltre sottolineato come l’Italia sia in missione di pace su mandato ONU e non intenda piegarsi a richieste esterne.

Pretendo rispetto da Israele. Il rispetto dovuto ad una nazione amica impegnata in una missione di pace“, aggiunge.

La replica di Tajani

Anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha espresso la sua preoccupazione, dichiarando di aver riscritto al suo omologo israeliano per chiarire la posizione italiana.

Quello che sta accadendo è inaccettabile (…) stamattina c’è stato un altro incidente in una base in cui c’erano una settantina di soldati italiani, ribadisco che è inammissibile“, ha affermato Tajani, sottolineando l’importanza di un dialogo costruttivo tra i due paesi.

Anche dall’estero arrivano l’intervento dei leader, tra cui dal governatore britannico Keir Starmer che si è detto “inorridito per le notizie“.

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