Putin continua a tagliare il gas all’Europa. Riduzione del 35% all’Italia.
Gazprom riduce sempre più il gas ai paesi europei, soprattutto a Germania e Italia. Le motivazioni sono problemi tecnici e lavori di manutenzione, ma a queste giustificazioni non crede né Roma né Berlino, i due paesi sono convinti che si tratta di bugie e la riduzione del gas sia un ricatto politico da Mosca. Ieri la Gazprom ha ridotto del 35% le forniture di gas metano all’Italia dopo la riduzione del 15% dei giorni scorsi.
Eni ha ricevuto solo il 65% di quello richiesto. Anche la Germania ha subito un altro taglio del 33%. I tagli fanno volare i prezzi sul mercato di Amsterdam che registra un’impennata arrivando a 148,99 euro per poi scendere a 118 euro. Ma i tagli potrebbero non fermarsi qui e Mosca potrebbe decidere di bloccare completamente i flussi del Nord Stream 1, il gasdotto che passa attraverso il nord Europa per arrivare in Germania.
Draghi bolla le motivazioni di Mosca come bugie
Secondo Mosca, a causa delle sanzioni non ci sono i pezzi di ricambio che arrivano dalla tedesca Siemens. Ma Mario Draghi non se la beve e dichiara da Kiev, anche a nome di Scholz che “La Germania, noi e altri ritengono siano bugie, che ci sia uso politico del gas come del grano” sentenzia il premier. Per questo è ancora più impellente prendere una decisione sul tetto al prezzo del gas proprio perché i prezzi stanno aumentando e questo fa incassare molto di più a Mosca.
Intanto la Russia firma accordi con la Cina per le forniture di gas attraverso la rotta dell’Estremo Oriente. Mosca sta spostando i suoi stoccaggi che in questo periodo sono fondamentali per l’inverno. Salgono quindi le preoccupazioni per il prossimo autunno. Nel frattempo Enel comunica di essere uscita definitivamente dalla Russia. La dipendenza dell’Italia dalla Russia cala ancora ma non abbastanza.