La madre di Elena ha confessato di averla uccisa, per poi seppellirla in un campo vicino casa. Si indaga per omicidio premeditato.
Elena Del Pozzo è la bimba di quattro anni uccisa dalla madre, a Mascalucia, in provincia di Catania. La piccola è stata uccisa con sette coltellate in diverse parti del corpo. Attualmente, la donna si trova in carcere in isolamento ed è costantemente sorvegliata.
Il suo nome è Martina Patti ed ha 24 anni. Ha confessato di aver ucciso la figlia Elena. Dopo aver tolto la vita a sua figlia, l’ha sotterrata in un campo. In una prima versione, la donna aveva denunciato il sequestro della figlia, avvenuto da parte di tre uomini incappucciati. Ma poco dopo la donna ha ceduto, ed ha confessato di essere stata lei ad uccidere la piccola rivelando il luogo in cui aveva sepolto il corpo. Attualmente sono in corso le indagini per chiarire la dinamica dei fatti, ma si esclude il coinvolgimento di terzi.
La donna ha nascosto il corpo della figlia in un campo incolto in via Turati. La bambina è stata ritrovata parzialmente sepolta, ricoperta da alcuni sacchi. Durante la confessione la donna non ha pronunciato parole di pentimento: “Ricordo soltanto il coltello, ma non ricordo altro, non ero in me, non ero io”.
Gli inquirenti indagano per omicidio premeditato ed escludono il fatto che la donna possa aver commesso il gesto in preda ad un raptus. Martina, infatti, si era procurata una pala e una zappa per sotterrare la figlia. Ad avvalorare la tesi di omicidio premeditato il fatto che la donna avesse inventato un’articolata storia sul rapimento.
Martina aveva anche raccontato il riferimento fatto dai rapitori ad un biglietto: “Non è bastato il biglietto a tuo marito? Allora la bambina la vuole vedere morta”. La storia farebbe riferimento ad un’accusa di rapina nei confronti dell’uomo, che però era stato scagionato.
Il movente
La donna viveva da sola con sua figlia Elena, dopo essersi separata con il marito, Alessandro Nicodemo Del Pozzo, di soli 25 anni. La chiusura del rapporto non è stata facile per Martina, anche se attualmente avrebbe un nuovo fidanzato. Forse la donna non perdonava all’ex marito il fatto che si stesse rifacendo una vita con un’altra donna, ed anche il fatto che Elena si stesse affezionando alla nuova compagna di lui.
Il comandante del reparto operativo dei carabinieri di Catania, Piercarmine Sica, ha dichiarato: “C’erano state gelosie e violenze e una delle possibili ragioni che hanno portato Martina Patti a compiere il gesto può essere proprio la gelosia“.