L’Oms sui guanti monouso: “L’utilizzo può aumentare il rischio di infezione”.
ROMA – L’Oms boccia i guanti monouso. L’Organizzazione Mondiale della Sanità “non raccomanda l’uso di guanti da parte delle persone in comunità. Utilizzarli può aumentare il rischio di infezione, che può portare alla auto-contaminazione o alla trasmissione ad altri quando si toccano sulle superfici contaminate e quindi il viso“.
Dall’Oms si consiglia “il rispetto della distanza in luoghi pubblici oltre l’installazione di distributori di gel igienizzante per le mani all’ingresso e all’uscita. Migliorando ampiamente le pratiche di igiene delle mani, i Paesi possono aiutare a prevenire la diffusione del nuovo coronavirus“.
Cosa dice l’Iss
Anche l’Istituto Superiore di Sanità ha dedicato una parte ai guanti monouso durante l’emergenza coronavirus. I guanti servono a prevenire le infezioni?
Sì, a patto che non sostituiscano la corretta igiene delle mani che deve avvenire attraverso un lavaggio accurato per almeno 60 secondi. Siano ricambiati ogni volta che si sporcano ed eliminati correttamente nei rifiuti indifferenziati. Sono necessari in alcuni contesti lavorativi come per esempio personale addetto alla pulizia, alla ristorazione o al commercio di alimenti. Indispensabili nel caso di assistenza ospedaliera o domiciliare a malati.
In Italia
L’Italia sui guanti ha avuto un comportamento differenziato. In Lombardia, ad esempio, l’uso è obbligatorio quando si prendono mezzi pubblici. Lo stesso provvedimento è stato adottato in una prima fase nella Capitale su metro e autobus.
L’indicazione dell’Oms conferma come i guanti non sono necessari per proteggersi dall’emergenza coronavirus. Una falsa idea di sicurezza e in caso di utilizzo non corretto rischiano di diventare un veicolo del vicolo e non una barriera. Possibile nei prossimi giorni un colloquio tra il premier Conte e l’Istituto Superiore di Sanità per decidere se adeguarsi a quanto detto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
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