L'Onu lancia l'allarme: "Dal 2000 la siccità è cresciuta del 29%"
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Direttore: Alessandro Plateroti

L’Onu lancia l’allarme: “Dal 2000 la siccità è cresciuta del 29%”

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L’Onu ha lanciato un allarme decisamente preoccupante per l’umanità. Il tema? La siccità, cresciuta del 29% dal 2000.

Il problema della siccità è decisamente sottovalutato dall’umanità, in quanto non ritenuto un dramma di un’importanza tale da ricoprire prime pagine dei quotidiani. Eppure, i cambiamenti climatici stanno lentamente uccidendo il nostro pianeta, cambiando per sempre le caratteristiche della Terra. Stando all’Onu, la lotta alla siccità dovrebbe essere una priorità: l’umanità è “a un bivio”, per quanto riguarda la gestione di questo problema. I dati sono sconcertanti e le dichiarazioni del segretario esecutivo dell’UNCCD, ovvero la United Nations Convention to Combat Desertification (la Convenzione delle Nazioni Unite per Combattere la Desertificazione), Ibrahim Thiaw, preoccupano tutti. O almeno, dovrebbero.

Le dichiarazioni di Thiaw

I fatti e le cifre di questa pubblicazione puntano tutti nella stessa direzione: una traiettoria ascendente nella durata della siccità e nella gravità degli impatti, che non colpisce solo le società umane ma anche i sistemi ecologici da cui dipende la sopravvivenza di tutta la vita sul globo, compresa quella della nostra stessa specie”. Il rapporto a cui fa riferimento Thiaw è intitolato Drought In Numbers, 2022. Si tratta di un’indagine svolta dall’UNCCD, pubblicata oggi per la Giornata della siccità.

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Terra

Ma come risolvere questo problema gravissimo? Per Thiam, dobbiamo orientarci verso le soluzioni piuttosto che continuare con azioni distruttive, credendo che un cambiamento marginale possa curare un fallimento sistemico. Una delle soluzioni migliori e più complete è il ripristino del suolo. Dobbiamo ricostruirei nostri paesaggi, imitando la natura ove possibile e creando sistemi ecologici funzionali”.

Ma il ripristino del suolo non è l’unica necessità: bisogna cambiare radicalmente modo di comportarsi, passando da approcci “reattivi” e “basati sulla crisi” ad una gestione del problema “proattiva” e “basata sul rischio”. Tali approcci devono comportare comunicazione, cooperazione e coordinamento, stando a Thiam. È l’unico modo per risolvere questo problema.

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ultimo aggiornamento: 11 Maggio 2022 17:44

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