Onu: stop alla guerra. La Cina si astiene
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Direttore: Alessandro Plateroti

Stop alla guerra dell’Onu ma la Cina si astiene

Bandiera Cina

La Cina si astiene e non firma la risoluzione dell’Onu contro la guerra in Ucraina.

L’Assemblea Generale dell’Onu ha adottato la risoluzione che chiede “l‘immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia, l’accesso umanitario e la protezione dei civili, del personale medico, dei giornalisti e degli operatori umanitari”. Sono stati 140 i Paesi che hanno votato a favore, 5 i contrari (Russia, Siria, Bielorussia, Eritrea e Nord Corea) e 38 gli astenuti. Tra gli astenuti anche la Cina.

La guerra tra Mosca e Kiev va avanti da un mese ormai e sia la Russia che l’Occidente cercano di capire la reale posizione di Pechino. Sin dall’inizio del conflitto la Cina ha mantenuto un atteggiamento ambiguo, mostrando da un lato la volontà di mediare con l’Occidente per porre fine alla guerra. Dall’altra non condannando Putin e la guerra, disposta perfino ad aiutarlo militarmente ed economicamente.

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La Cina ha un forte e vitale rapporto commerciale con l’Europa e con l’Occidente e non può permettersi una rottura diplomatica. D’altra parte ha un rapporto ideologico molto forte con Putin e con la visione anti-Occidente del mondo. Forse, come sottolinea Federico Rampini, “Xi Jinping è convinto che dalla debolezza di Putin può guadagnare tantissimo, trasformerà la Russia in una colonia cinese.”

Pechino continua a negare un suo aiuto a Mosca e definisce le illazioni degli Usa «sinistre e spregevoli». Così come nega di essere stato informato prima di un attacco russo all’Ucraina. Ipotesi che era stata avvallata dalla coincidenza dell’inizio dell’invasione con la fine delle olimpiadi di Pechino. Ma gli Stati Uniti non mollano la presa e continuano, insieme ai leader occidentali, a fare pressioni sulla Cina affinché non sostenga in alcun modo la Russia. Biden ha avvertito che ci saranno conseguenze per la Pechino in questo caso.

Bandiera Cina
Bandiera Cina

Pechino non vota la risoluzione Onu: “non siamo parti del conflitto”

Anche durante il vertice Nato i paesi hanno esortato la Cina a «unirsi al mondo nel condannare in modo chiaro l’invasione» e ad astenersi «dal fornire sostegno politico o materiale all’aggressione», incluso l’aiuto ad aggirare le sanzioni. Pechino «dovrebbe usare la sua significativa influenza sulla Russia e promuovere una soluzione pacifica immediata», ha esortato Stoltenberg.

Il non aver firmato la risoluzione Onu è un dato decisivo sulla posizione che intende prendere la Cina. Vuole mantenersi equidistante tra i due poli. Come sottolinea l’ambasciatore cinese Onu «I Paesi importanti non devono adottare un approccio semplicistico di amico o nemico. Bianco o nero e non devono costringere nessun Paese a scegliere una parte». Fingendo così che sia un problema di disparità economica tra la Cina e i paesi che condannano la Russia. «I Paesi in via di sviluppo, maggioranza nel mondo, non sono parti nel conflitto e non devono essere trascinati e costretti a soffrire le conseguenze del conflitto geopolitico e delle rivalità delle potenze maggiori».

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ultimo aggiornamento: 25 Marzo 2022 10:19

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