Open Arms a largo di Lampedusa, Salvini conferma il no allo sbarco

Open Arms a largo di Lampedusa, Salvini conferma il no allo sbarco

Open Arms salva altri sessantanove migranti al largo della Libia. La ONG chiede un porto sicuro dove poter sbarcare. Il TAR sospende il divieto d’ingresso.

ROMA – Open Arms salva altri migranti al largo della Libia. A dare la notizia su Twitter la stessa ONG che ora chiede un porto sicuro dove poter sbarcare. “Stavano affondando, l’acqua stava entrando nel gommone. Siamo arrivati, sono tutti salvi e ora chiediamo un porto sicuro“.

La ONG spagnola si è messa in viaggio verso l’Italia dopo che Malta ha vietato l’ingresso. Intanto l’imbarcazione lancia l’hashtag #megliomultatichecomplici. “Il decreto sicurezza bis è legge – spiega la Open Arms – difficile trovare le parole per spiegare alle persone a bordo che averle salvate ha un prezzo. Un milione di euro“.

Di seguito il tweet di Open Arms

Tre migranti sbarcano a Lampedusa

In attesa di capire il futuro degli altri migranti a bordo della Open Arms, tre persone malate sono sbarcate a Lampedusa per essere sottoposte alle cure mediche. La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Il TAR sospende il divieto d’ingresso

La Open Arms fa rotta verso Lampedusa. La nave si è mossa dopo la decisione da parte del TAR del Lazio di sospendere il divieto d’ingresso per la ONG spagnola.

Open Arms salva 55 migranti

L’ultimo salvataggio dei migranti è avvenuto al largo della Libia. Decisivo l’intervento della Open Arms che ha soccorso 55 persone in difficoltà.

La ONG ha fatto sapere che tutti i profughi sono stati tratti in salvo ma ora c’è bisogno di un porto sicuro per poter sbarcare. L’imbarcazione è in viaggio verso l’Italia ma domani il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, potrebbe firmare la diffida di entrare in acque italiane.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/Open-Arms-Italia-2088704344683209

Open Arms e Alan Kurdi verso Lampedusa: braccio di ferro con Salvini

Open Arms è in viaggio verso un porto sicuro. Stessa cosa per la Alan Kurdi che è sempre più vicina a Lampedusa. La ONG tedesca ha rifiutato l’approdo a Tripoli e attende il luogo dove attraccare. Nelle prossime ore l’imbarcazione potrebbe essere raggiunta dall’altra nave spagnola che è in viaggio verso l’isola siciliana.

Il ministro Salvini ha ribadito la chiusura dei porti e si preannuncia un lungo braccio di ferro con le due ONG. Decisivo, come successo con la Gregoretti, potrebbe essere l’intervento di Bruxelles. L’UE da domani dovrebbe avviare i contatti con i Paesi dell’UE per la redistribuzione dei migranti soccorsi dalla Sea Watch e dalla Open Arms.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/pg/Open-Arms-Italia-2088704344683209