Le prime ricostruzioni fornite dalla ragazza non avevano convinto gli investigatori. L’accoltellamento sarebbe avvenuto durante una lite.
Le prime ricostruzioni fornite dalla ragazza non avevano convinto gli investigatori. L’accoltellamento sarebbe avvenuto durante una lite.
Sembrerebbe ormai risolto il giallo di Mattia Caruso, il giovane di 30 anni residente ad Albignasego, in provincia di Padova, morto nella notte tra il 25 e il 26 settembre. Ad accoltellarlo all’uscita del locale Ai laghi di Sant’Antonio sarebbe stata la sua fidanzata: l’Ansa comunica che la donna ha confessato l’omicidio davanti al pm durante l’ultimo interrogatorio in caserma.
La pugnalata fatale
Fatale sarebbe stata la pugnalata che ha colpito il ragazzo al cuore. L’arma con cui l’ha ucciso è un coltello a serramanico. I sospetti degli investigatori si erano amplificati dopo una prima ricostruzione del fatto fornita dalla fidanzata di Caruso: il racconto di Valentina Boscaro – in fermo attualmente presso la caserma dei carabinieri del nucleo investigativo di Padova insieme al suo avvocato – non aveva soddisfatto gli inquirenti. Da allora, la ragazza è stata ascoltata più volte, fornendo anche versioni discordanti. L’omicidio è avvenuto ad Abano Terme, in provincia di Padova. La vittima e la sua famiglia erano conosciute nella zona per la vendita di dolci e altri generi alimentari nelle sagre. Il corpo era stato ritrovato dentro la sua automobile in una pozza di sangue a causa della coltella che lo ha ferito a morte.