Milan, se non ora a giugno: il cambio allenatore sembra inevitabile.
Scatta l’hastag #Montellaout sui social e il nuovo Milan, trasparente nella comunicazione e attento all’umore della tifoseria, ne prende atto. Dopo la notizia diramata da Sportitalia, secondo cui in estate Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli avrebbero pensato a Roberto Mancini per la panchina rossonera, oggi continuano a susseguirsi voci e indiscrezioni sul possibile sostituto di Montella.
Milan, difficile un cambio in corsa salvo catastrofi, ma a giugno…
Difficile pensare in realtà che la dirigenza rossonera possa decidere di prendere clamorosi provvedimenti nel prossimo futuro. Solo una serie di risultati negativi e prestazioni catastrofiche – che in molti temono ma nessuno si augura – potrebbero convincere i papaveri rossoneri a prendere una decisione improvvisa e drastica. Al contempo le incertezze del duo Fassone-Mirabelli hanno preso sempre più corpo e l’impressione è che neanche la qualificazione alla prossima edizione della Champions League possa bastare all’Aeroplanino per mantenere il suo posto al timone della squadra.
Sogna e lavora in grande il Milan, complice la consapevolezza di non poter fallire e di dover rispettare il programma di una marcia a tappe forzate verso una crescita indotta dai nuovi fondi economici provenienti dalla Cina. Sanno di non poter sbagliare un colpo i dirigenti e guardano con interesse a Carlo Ancelotti e Antonio Conte, due TOP della categoria desiderosi di partire verso nuove avventure, il secondo addirittura desideroso di tornare in Italia.