L’uscita shock contro il Ponte sullo Stretto: “Una cag*** pazzesca”

L’uscita shock contro il Ponte sullo Stretto: “Una cag*** pazzesca”

E’ così che l’ex deputato della Lega, Paolo Grimoldi, ha definito il progetto di Salvini del Ponte sullo Stretto di Messina.

Paolo Grimoldi, ex deputato leghista da sempre contro il partito, durante un evento a Melegnano, nel Milanese, ha espresso una critica mordace al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. L’affondo è stato rivolto in particolare al segretario Matteo Salvini e la “svolta” nazionale del partito.

Il Ponte sullo Stretto “non è priorità politica”

Ancora iscritto al partito ed è tra i leader del Comitato del nord, fondato da Umberto Bossi, l’ex deputato della Lega ha polemizzato aspramente sulle politiche di Matteo Salvini. Soprattutto, Paolo Grimoldi ha definito il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina come “una cagata pazzesca”, citando la famosa battuta di Fantozzi.

Grimoldi ha inoltre sottolineato che il progetto tanto ambito dalla Lega non dovrebbe essere una priorità né politica né economica, contestando i 14 miliardi di euro previsti per l’opera. E poi, per “prenotare una tac in regione Lombardia” dovrà attendere “maggio-giugno 2024”.

“Diamo 14 miliardi per fare il ponte di Messina, quando la mattina alle 8 sulla tangenziale di Milano, a pagamento, aumentate due volte nell’anno in corso, siamo imbottigliati, denuncia ancora l’ex leghista. Quello che Grimoldi vorrebbe è un partito che quello che mi dice il giorno prima del voto, nella campagna elettorale, fa il giorno dopo, non l’esatto contrario. Altrimenti è meglio Mastella, che il giorno prima dice che pensa solo al sud, e il giorno dopo pensa solo al sud”.

Paolo Grimoldi e la carriera nella Lega

Paolo Grimoldi è stato deputato della Lega dal 2006 al 2022 e ha ricoperto vari ruoli all’interno del partito, tra cui quello di coordinatore federale dei giovani padani e segretario della Lega Lombarda. Nonostante le sue critiche verso la dirigenza leghista, Grimoldi ha scelto di rimanere all’interno del partito, dichiarando che la Lega di oggi non è più quella delle origini e che ha abdicato agli ideali di un tempo.