E’ polemica per il paragone del Miur delle Foibe alla Shoah. Dura la reazione dell’Anpi. Interviene anche il ministro Bianchi.
ROMA – E’ polemica per il paragone del Miur delle Foibe alla Shoah. In una circolare firmata dal capo dipartimento del Ministero, Stefano Versari, si legge come “il Giorno del Ricordo e la conoscenza di quanto accaduto possono aiutare a comprendere che, in quel caso, la categoria umana si voleva piegare e culturalmente nullificare era quella italiana. Poco tempo prima era accaduto, su scala europea, alla categoria degli ebrei“.
Parole che hanno portato ad una dura reazione da parte dei social (e non solo) e l’intervento del ministro Bianchi è stato decisivo per riportare la situazione sotto controllo.
L’intervento del ministro Bianchi
Come detto, per far terminare la polemica è stato decisivo l’intervento del ministro Bianchi. L’inquilino di viale Trastevere con un giro di telefonate è riuscito a chiarire meglio il significato della circolare e soprattutto mettere fine a tutte le reazioni che hanno interessato l’ultima giornata.
In più in una nota, riportata da Open, il ministro ha sottolineato come “ogni dramma ha la sua unicità, va ricordato nella sua specificità e non va confrontato con altri, con il rischio di generare un nuovo dolore“.
La dura reazione dell’Anpi
La circolare ha portato ad una reazione molto dura dell’Anpi. Il presidente nazionale aveva chiesto immediatamente “dei lumi al ministro dell’Istruzione (arrivate poco dopo ndr) su questa considerazione che consideriamo storicamente aberrante e inaccettabile“.
Una linea condivisa anche da Roberto Cenati, numero uno dell’Anpi di Milano: “La Shoah ha una sua unicità […]. Fu uno sterminio pianificato su una popolazione inerme e senza colpa. In questo modo si banalizza accostandola ad altri fenomeni pur tragici, prodotti dal conflitto scatenato dalla guerra nazifascista“. Insomma, una dura reazione alla circolare del Miur.