Parcheggiare macchina: i trucchi per eseguire la manovra corretta
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Direttore: Alessandro Plateroti

Parcheggiare macchina: i trucchi per eseguire la manovra corretta

auto suv

Le manovre di parcheggio possono risultare spesso macchinose se non si calcola correttamente lo spazio a disposizione e se non si esegue la manovra in modo corretto.

Parcheggiare l’auto è un’operazione estremamente comune che ogni automobilista deve essere in grado di compiere in maniera rapida e sicura. In modo particolare, è richiesta una certa destrezza nel caso in cui bisogna parcheggiare la propria vettura in uno stallo ai margini della carreggiata di una strada altamente trafficata. Questo perché si corre il rischio di diventare un intralcio per lo scorrimento del traffico, causando problemi di varia natura. Vediamo di seguito tutto quanto c’è da sapere per effettuare correttamente una manovra di parcheggio.

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Come parcheggiare la macchina

Anzitutto, è bene sottolineare come esistano sostanzialmente tre tipi di parcheggio, a seconda della disposizione delle linee che delimitano gli spazi degli stalli:

Parcheggio a spina di pesce: le autovetture o i motocicli sono disposti in diagonale rispetto al tratto stradale o alla via d’accesso (se si tratta di un parcheggio privato);

Parcheggio a pettine: gli stalli sono dislocati in perpendicolare rispetto alla strada od alla via di accesso agli stalli;

Parcheggio a nastro: gli stalli sono disposti, in parallelo, a margine della carreggiata o della via d’accesso.

In generale, e soprattutto per quanto concerne i primi due tipi di parcheggio, la manovra di accesso è piuttosto semplice. Basta fare attenzione alla distanza che si lascia tra i veicoli che (eventualmente) sono parcheggiati di fianco al proprio. In tal modo si lascia abbastanza spazio per la salita e la discesa dei passeggeri, sia dalla propria vettura sia da quelle già ferme negli stalli adiacenti. In aggiunta è bene prestare la dovuta attenzione al rispetto delle misure dell’area riservata alla sosta, avendo cura di non lasciare una parte dell’auto al di fuori di essa.

Parcheggiare l’auto in uno stallo a nastro, invece, può essere più complicato se i posti immediatamente precedente e successivo sono già occupati. In tal caso, lo spazio di manovra si riduce sensibilmente ed è necessario calcolare bene ogni passaggio così da eseguire la sosta in maniera rapida e precisa. Non a caso, il cosiddetto ‘parcheggio a S‘ rientra negli esercizi che più comunemente si svolgono durante le esercitazioni pratiche di guida effettuate presso l’autoscuola.

Questa manovra consiste, come si può intuire dal nome, nel descrivere una sorta di traiettoria ad ‘S’ per entrare all’interno dello stallo; il modo più semplice per effettuare questo tipo di parcheggio è il seguente:

  • una volta individuato lo stallo libero, affiancarsi il più possibile alla linea esterna che lo delimita; per segnalare agli altri automobilisti l’intenzione di parcheggiare, azionare gli indicatori di direzione;
  • per entrare in retromarcia all’interno dello stallo, avanzare fino ad avere la metà anteriore del proprio veicolo all’altezza dell’inizio dello stallo successivo; se quest’ultimo è già impegnato da un’altra vettura, basta utilizzare un semplice trucco: avanzare fin quando il montante centrale della vostra auto non si trova in corrispondenza del cofano della vettura parcheggiata nello stallo successivo a quello che si sta per impegnare;
  • ruotare quasi del tutto lo sterzo in direzione dello stallo;
  • entrare in retromarcia facendo attenzione a non urtare il marciapiede altrimenti non si avrà margine per proseguire la manovra;
  • ruotare nuovamente lo sterzo, stavolta nella direzione opposta e proseguire in retromarcia fin quando non si è raggiunta una posizione più o meno parallela alla strada;
  • a questo punto è probabile che ci sia troppo poco spazio rispetto alla vettura seguente e troppo dalla vettura che precede; per tanto, bisogna riportare lo sterzo in posizione ed avanzare leggermente, quanto basta per posizionare la vettura al centro dello stallo, in maniera equidistante dalle altre;
  • azionare il freno di stazionamento e disinnescare le luci di direzione; se ci si trova all’interno delle cosiddette strisce blu, bisogna pagare il parcheggio tramite le apposite colonnine; il tagliando che attesta l’avvenuto pagamento va esposto sul cruscotto, in maniera ben visibile.

Come parcheggiare l’auto in pendenza

Nel caso in cui lo stallo si trovi lungo un tratto di strada in pendenza, la manovra resta sostanzialmente la stessa. L’unica differenza è che bisogna prestare maggiore attenzione alla fase finale della stessa, prendendo qualche accorgimento in più.

Per quanto riguarda il parcheggiare la macchina in discesa, una volta completata la manovra, prima di scendere dall’abitacolo è necessario, per ragioni di sicurezza, eseguire i seguenti passaggi:

  • azionare il freno di stazionamento;
  • inserire la retromarcia;
  • ruotare il volante in direzione opposta alla carreggiata, così che, nel caso in cui l’auto inizi a scivolare, si diriga verso il marciapiede e non invada le corsie di marcia.

Parcheggiare macchina in salita è praticamente la stessa cosa. L’unica differenza consiste nel fatto che, dopo aver azionato il freno ‘a mano’, bisognare lasciare la prima marcia inserita; dopo di ché, si girano le ruote verso il marciapiede.

Parcheggiare auto con fermo amministrativo

Se un veicolo non è gravato da alcuna pendenza, può essere parcheggiato in qualsiasi area sia consentita la fermata o la sosta dei veicoli, sia gratis che a pagamento. Nel caso in cui, invece, una vettura risulti sottoposta a fermo amministrativo (un provvedimento con cui gli enti competenti ‘bloccano’ un bene per riscuotere un debito), la collocazione della stessa può risultare problematica.

Un’auto soggetta a fermo, infatti, non può circolare (oppure essere radiata dal Pubblico Registro Automobilistico, anche qualora venga venduta in data successiva all’iscrizione del fermo) e deve sostare in un’area privata, secondo quanto disposto dalle norme in vigore. Chi trasgredisce a questo genere di disposizioni rischia un’ulteriore sanzione amministrativa, ovvero una multa il cui ammontare può arrivare fino a 770 euro.

Per chi non dispone di un’area privata abbastanza grande da ‘ospitare’ la propria vettura, si sconsiglia di lasciarla semplicemente in strada, sia per non essere esposti a sanzioni aggiuntive sia per non correre altri rischi, come quelli relativi al caso in cui l’auto soggetta al fermo amministrativo sia coinvolta in un incidente stradale. Per il trasporto verso il luogo di custodia dell’auto è possibile affidarsi al carro attrezzi oppure optare per soluzioni più economiche fornite da aziende specializzate in questo particolare tipo di servizio.

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ultimo aggiornamento: 24 Agosto 2023 19:09

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