La Suprema Corte di Cassazione stabilisce che parcheggiare in un posto destinato ai disabili rappresenta un reato penale.
Stando a quanto stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione, parcheggiare in un posto destinato ai disabili deve essere considerato – e quindi perseguito – come un reato penale.
Secondo quanto stabilito dalle toghe, parcheggiare in un posto riservato alle persone diversamente abili rappresenta una forma di violenza privata. Questo perché si impedisce a una persona (in questo caso affetta da disabilità) di esercitare un proprio diritto oltre che una propria libertà.
Per la Corte di Cassazione parcheggiare in un posto riservato ai disabili è un reato penale
A fare scuola nel mondo della giurisprudenza italiana è la decisione dei giudici della corte di Cassazione che hanno condannato in via definitiva un uomo a pagare una multa 5.000 euro. L’uomo ha dovuto inoltre sostenere le spese processuali al termine della lotta giudiziaria con la donna disabile che gli aveva fatto causa. I giudici hanno riconosciuto la natura penale del reato
In moltissimi casi le persone affette da disabilità che vedono prevaricato un proprio diritto sono costrette a contattare le forze dell’ordine. Tradotto. Una commissione che per una persona normo-dotata richiederebbe una manciata di minuti, per una persona con disabilità rischia di diventare una vera e propria impresa nel caso in cui il parcheggio fosse occupato in maniera abusiva.
Parcheggio posto disabili: le sanzioni
La normativa vigente prevede una serie di sanzioni per le persone che, noncuranti del senso civico e del codice della strada, parcheggiano nei posti riservati ai disabili.
Le sanzioni previste sono:
• Una multa da 84 fino a 335 euro per gli automobilisti
• Una multa da i 40 a 163 euro se a il posto è occupato da un motociclo
• La sottrazione di due punti dalla patente.