Coronavirus, il parere del Cts sulle scuole: chiusure in zone rosse o con alta incidenza. Regole invariata in zona Gialla e in zona Arancione.
Le scuole sono al centro del dibattito delle ultime ore e la domanda alla base della discussione è sostanzialmente una: bisogna procedere con la chiusura o si può continuare con la didattica in presenza al 50%, quindi come disposto in questo momento? In vista del nuovo dpcm, il premier Mario Draghi ha convocato il Cts al quale ha chiesto un parere sulle scuole, così da avere una consapevolezza epidemiologica con la quale muoversi.
La discussione sulla scuola
La discussione nasce per i dati epidemiologici che mostrano un aumento dei casi tra i giovani e giovanissimi, facendo presupporre che possa esserci una circolazione del virus nelle scuole. La notizia non sorprende. Anche l’ex ministra Azzolina era consapevole del fatto che i contagi nelle scuole ci sarebbero stati. La domanda è se le scuole aperte impattino in maniera significativa sull’andamento della curva epidemiologica.
Il governo al lavoro sul nuovo Dpcm: Draghi convoca il Cts
In vista della messa a punto del nuovo dpcm, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha voluto convocare il Comitato Tecnico Scientifico per un confronto sulle nuove misure al vaglio dell’esecutivo. E ovviamente il premier ha chiesto un parere anche sulle scuole.
Il parere del Cts sulle scuole: chiusure in zona rossa o con alta incidenza
Per quanto riguarda la scuola, il Comitato Tecnico Scientifico ha consigliato la chiusura delle scuole di ordine e grado nelle zone rosse (sia regionali che locali).
Non si esclude che, a prescindere dal colore, una stretta sulla scuola possa arrivare nelle zone con una alta incidenza, quindi con una considerevole circolazione del nuovo virus.
In zona Gialla e in zona Arancione invece le regole non variano: didattica in presenza anche per le superiori con presenza al 50%.