Partenze in salita: come effettuarle correttamente con auto e moto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Partenze in salita: come effettuarle correttamente con auto e moto

Paura di guidare

Tra le prove più temute dagli automobilisti alle prime armi, le partenze in salita posso essere eseguite con due tecniche leggermente diverse.

Secondo le norme in vigore in Italia, per poter conseguire la patente di guida è necessario sostenere un esame di teoria e una prova pratica. La prima è propedeutica alla seconda che, a sua volta, va ‘preparata’ secondo modalità ben precise. Nello specifico bisogna effettuare un certo numero di ore di esercitazione pratica di guida con la supervisione di un istruttore. Lo scopo è quello di acquisire una buona dimestichezza con tutti i possibili contesti di guida, come ad esempio il parcheggio dell’auto o le partenze in salita. Queste ultime, in genere, possono presentare diverse difficoltà, anche a seconda del tipo di auto (a benzina o a diesel): vediamo di seguito cosa c’è da sapere per effettuare la manovra in maniera corretta e sicura.

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Come fare le partenze in salita

Le partenze in salita con la macchina possono risultare ostiche specie se si guida una vettura di vecchia generazione, in particolare modelli a benzina con il cambio manuale privi di particolari sistemi di assistenza (come ad esempio l’Hill Start Assist).

I motivi sono sostanzialmente due: da un lato, a causa della pendenza, il veicolo tende a muoversi nella direzione opposta a quella di manovra o di marcia; in aggiunta, il motore può fare più fatica a mantenere un regime minimo di rotazione e spegnersi durante il tratto di strada in salita da percorrere subito dopo la partenza.

Per questo, effettuare una partenza in salita non è semplice; esistono due tecniche per eseguire correttamente la manovra, utilizzando (o meno) il freno a mano.

Per la partenza in salita con freno a mano bisogna procedere con i seguenti passaggi:

  • una volta messa in moto l’auto, tenere premuto il pedale del freno e quello della frizione;
  • azionare la leva del freno a mano;
  • sollevare il piede dal pedale del freno;
  • sollevare leggermente il piede dal pedale della frizione: questo passaggio va effettuato con cura, poiché se si ‘lascia’ il pedale troppo presto, l’auto rischia di spegnersi; se lo si tiene troppo in basso, senza sollevarlo a sufficienza, la partenza in salita rischia di fallire;
  • una volta raggiunto un ‘punto’ ideale di frizione, bisogna appoggiare il piede sull’acceleratore, senza esercitare alcuna pressione;
  • disattivare la leva del freno a mano e, nel più breve lasso di tempo possibile, pigiare gradualmente il pedale dell’acceleratore e rilasciare quello della frizione. Se la manovra è stata eseguita correttamente e con il giusto tempismo, l’auto inizierà a marciare subito dopo lo ‘stacco’ di frizione, senza perdere terreno andando all’indietro.

La partenza in salita senza freno a mano è molto simile. La funzione esercitata dalla leva manuale viene assolta dal pedale del freno motore; per tanto, il principio è lo stesso ma diminuiscono i passaggi per effettuare correttamente la manovra:

  • tenere pigiato il pedale del freno;
  • sollevare leggermente il piede dal pedale della frizione, raggiungendo un ‘punto’ di equilibrio;
  • sollevare il piede dal freno: se si è trovato il ‘punto’ menzionato sopra, l’auto resterà ferma in salita senza spegnersi; poi azionare il pedale dell’acceleratore e, nel contempo, rilasciare gradualmente tutta la frizione;
  • se la manovra è stata effettuata correttamente, come nel caso precedente, l’auto dovrebbe partire senza indietreggiare.

Le partenze con cambio automatico e i sistemi di assistenza

Come detto, la partenza in salita è un’operazione insidiosa se si è alla guida di un’auto con cambio manuale; quelle alimentate a benzina, inoltre, tendono a spegnersi più facilmente quando lo ‘stacco di frizione’ non viene fatto con i tempi giusti.

Diverso, invece, è il discorso relativo ai modelli equipaggiati con il cambio automatico. Le trasmissioni di questo tipo non prevedono il pedale della frizione (benché l’organo meccanico sia presente come nei modelli a cambio manuale) e ciò rende le partenze in salita molto più semplici.

Tenendo pigiato il pedale del freno, la vettura resta immobile. Poi basta innestare la prima marcia o la modalità di marcia (ad esempio ‘Automatico’) e lasciare il pedale del freno; la vettura resta ferma quel tanto che basta per spostare il piede sull’acceleratore e farla partire (la pressione sul pedale dovrà essere graduale e proporzionata al tipo di pendenza dalla quale si parte).

Si tratta, quindi, di un’operazione estremamente semplice. La partenza in salita con cambio automatico viene infatti agevolata da un particolare sistema di assistenza alla guida, presente su gran parte dei modelli di auto di fascia media e medio-alta di più recente generazione. Si tratta del cosiddetto ‘Hill Start Assist‘ (o ‘partenza in salita assistita’); questo sistema prevede che l’auto venga frenata automaticamente quando si trova su un tratto di strada in salita, per un periodo di tempo pari ad alcuni secondi. Ciascuna Casa automobilistica offre una propria versione di questa tecnologia sempre più diffusa: il sistema può essere attivato manualmente oppure operare in maniera automatica; in genere è necessario che la leva del cambio sia posizionata su un rapporto di marcia, che il veicolo sia fermo su di una superficie stradale inclinata, l’acceleratore non venga pigiato e la leva del freno a mano non sia stata azionata: l’Hill Start Assist impedisce al veicolo di scivolare all’indietro nel momento in cui il conducente solleva il piede dal pedale del freno per azionare quello dell’acceleratore. Una volta che la vettura ha ripreso la marcia, il sistema di assistenza viene disattivato automaticamente.

Le partenze in salita con la moto

Anche per i motociclisti, le partenze in salita possono rappresentare un esercizio non semplice. Benché la meccanica rispetto a quella di un’auto sia molto diversa, i passi da seguire restano più o meno gli stessi.

Bisogna anzitutto azionare il freno posteriore (che sulla moto fa le veci del freno a mano dell’auto); poi è necessario accelerare gradualmente e raggiungere un numero piuttosto elevato di giri. Fatto ciò, si può cominciare a rilasciare delicatamente la frizione, provando a raggiungere lo stesso ‘punto’ di equilibrio per le partenze in salita con l’auto. Una volta raggiunto tale punto, la moto tende a ‘strappare’ un po’ (come volesse cominciare a muoversi): quindi va rilasciata delicatamente la frizione. Se la moto comincia a muoversi, è necessario accelerare leggermente – né troppo né troppo poco – per permetterle di continuare a marciare e non calare di giri.

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/strada-in-salita-autobus-karnataka-249924/

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