La passeggiata di Luca Parmitano nello spazio è durata cinque ore. Un’uscita storica per l’astronauta italiano che ha stabilito un nuovo record.
ROMA – Quarta passeggiata per Luca Parmitano nello spazio. Un evento storico visto che l’astronauta italiano è riuscito a conquistare un nuovo record europeo. Mai nessuno fino a questo momento ha trascorso tutto questo tempo fuori dalla navicella.
La prima passeggiata di Parmitano nello spazio
Si è conclusa dopo sei ore la passeggiata di Luca Parmitano nello spazio. L’astronauta italiano è stato protagonista di questa prima missione (in programma altre tre) insieme al collega americano della Nasa, Andy Morgan, per cercare di riparare lo strumento Alpha Magnetic Spectrometer (Ams-02). Una missione non semplice per i due che non possono sbagliare nulla visto che, a differenza di quanto succede sulla Terra, non si può rimediare ad un errore.
Luca Parmitano al lavoro nello spazio
Si tratta di un vero e proprio lavoro di manutenzione quello fatto da Luca Parmitano in queste sei ore. L’astronauta è uscito fuori dalla Iss per effettuare la riparazione sullo strumento con dei classici attrezzi. L’unica differenza, come detto in precedenza, è che in caso di errore non si può tornare indietro.
Per questo motivo si è deciso di suddividere la missione in quattro parti. La prima si è conclusa in sei ore con i due astronauti che in serata sono rientrati nell’Iss per recuperare un po’ le forze. Nei prossimi giorni dovrebbero proseguire questi lavori di riparazione che hanno come obiettivo quello di rendere efficace il sistema di rafforzamento dell’Ams.
Luca Parmitano il leader di questa passeggiata
La prima missione ha segnato anche una pagina di storia per quanto riguarda lo spazio. Fino ad ora mai nessun europeo aveva avuto il ruolo di leader in una passeggiata spaziale. Questo privilegio è toccato a Luca Parmitano che nelle prossime uscite sarà facilmente riconoscibile con delle strisce rosse su braccia e gambe.
Un importante riconoscimento per il nostro astronauta sempre più apprezzato a livello mondiale. E chissà se in futuro sarà lui a sfatare un altro tabù nelle missioni spaziali.