Patente da privatista: come fare e quali sono i costi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Patente da privatista: come fare e quali sono i costi

Patente Da Privatista

Chi vuole prendere la patente da privatista può preparare l’esame teorico da solo ma per le esercitazioni pratiche deve comunque rivolgersi ad una scuola guida.

Il Codice della Strada vigente in Italia stabilisce che chiunque voglia guidare un veicolo a due, tre o quattro ruote deve essere in possesso di una patente di guida (congruente con il tipo di veicolo) in corso di validità. In Italia è possibile conseguire la patente di guida solo dopo il superamento di due esami: uno teorico (ossia un quiz vero/falso) e uno pratico (una breve guida su strada).

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L’iter di preparazione all’esame può essere affrontato o affidandosi ad una scuola guida oppure da privatista. Vediamo di seguito come prendere la patente da privatista e quali eventuali vantaggi comporta questo tipo di soluzione.

La preparazione all’esame teorico per patente da privatista

Il primo passo per ottenere la patente di guida è sostenere e superare l’esame di teoria. Il test va sostenuto presso uno degli uffici provinciali della Motorizzazione Civile e si svolge in maniera completamente informatizzata: i candidati rispondo alle domande al computer, utilizzando il mouse oppure uno schermo touch. L’esame teorico prevede 40 domande a risposta ‘vero’ o ‘falso’.

La preparazione all’esame teorico può essere svolta presso una qualsiasi scuola guida; in questo caso, il candidato dovrà riconoscere all’autoscuola una cifra che copra le lezioni teoriche di preparazione all’esame.

Chi, invece, sceglie di prendere la patente da privatista, svolge la preparazione all’esame teorico in maniera personale, senza frequentare le lezioni della scuola guida. Il vantaggio, quindi, consiste soprattutto nel risparmio di denaro, dal momento che le lezioni di teoria possono costare anche diverse centinaia di euro (ciascuna autoscuola applica tariffe variabili). D’altro canto, scegliere di non farsi seguire da un istruttore qualificato non sempre permette al candidato di prepararsi in maniera adeguata e completa.

Moduli per patente da privatista

Al fine di poter sostenere l’esame teorico per il conseguimento della patente di guida è necessario presentare presso un Ufficio Provinciale della Motorizzazione il modulo TT2112 (“Domanda di rilascio della patente di guida”). Il documento è scaricabile in pdf dal sito del Portale dell’Automobilista. Il modulo va compilato in ogni sua parte e corredato con la seguente documentazione:

  • Due versamenti da 16.00 euro ciascuno sul conto corrente 4028.
  • Due versamenti (uno da 15.00 euro e uno da 9.00 euro) sul conto corrente 9001.
  • Un documento di identità in corso di validità (e due fotocopie dello stesso).
  • Due foto formato tessera (sfondo bianco e a capo scoperto).
  • Certificato medico con bollo e foto tessera rilasciato dalla ASL che attesta l’idoneità alla guida.

Dopo la consegna dei documenti, la domanda viene registrata entro i successivi 10-15 giorni; durante questo arco di tempo il candidato può prenotare la data dell’esame di teoria. Per lo svolgimento delle prove l’Ufficio Provinciale presso il quale è stata presentata la domanda rilascia lo “statino d’esame” insieme a dei tagliandi ciascuno dei quali va utilizzato per prenotarsi, presso lo stesso Ufficio Provinciale, per una determinata seduta di esami (teorici o pratici di guida).

Dopo aver sostenuto la prova, i candidati vengono informati dell’esito della stessa nel giro di pochi minuti. Se si viene bocciati una prima volta, è possibile ripetere il quiz dopo un mese; se non si supera il test anche la seconda volta, bisogna ripetere l’iter burocratico e presentare di nuovo tutta la documentazione necessaria.

L’esame pratico per patente da privatista

Se, invece, ha superato l’esame di teoria, il candidato riceve il ‘foglio rosa‘, un documento che gli consente di sostenere le esercitazioni di guida in preparazione dell’esame pratico. A questo punto, il percorso per il conseguimento della patente da privatista si fa identico a quello di chi sceglie di prendere la patente rivolgendosi fin dall’inizio ad una scuola guida.

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Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/149229905@N06/34683762725

Questo perché la preparazione all’esame pratico prevede obbligatoriamente almeno sei ore di esercitazione. Di queste, due per la guida notturna, due su strada urbane o strade extraurbane secondarie e due su autostrade o strade extraurbane principali. Queste esercitazioni possono essere effettuate solo in presenza di un istruttore qualificato, ossia in possesso da almeno dieci anni di una patente valida e di età non superiore ai sessant’anni. Inoltre, la pratica può essere effettuata solo a bordo di una vettura equipaggiata con i doppi comandi, ossia quelle in dotazione alle scuole guida.

In altre parole, anche chi voglia prendere la patente da privatista, ad un certo punto deve rivolgersi ad una scuola guida per preparare l’esame pratico. Per poter sostenere le esercitazioni bisogna pagare comunque l’iscrizione all’autoscuola, al costo di alcune centinaia di euro. Le tariffe di iscrizione variano, anche di molto, sia in base alla politica della singola scuola guida sia al luogo in cui si trova e spesso l’iscrizione viene inclusa in ‘pacchetti’ completi di corsi di teoria e pratica.

Il costo della patente da privatista

A conti fatti, scegliere di conseguire la patente da privatista non comporta particolari vantaggi dal punto di vista economico. Se si eccettua il costo delle lezioni di teoria presso la scuola guida, le spese sono praticamente identiche e il risparmio dipende soltanto dalle tariffe della singola autoscuola.

Infatti, per poter superare la parte pratica dell’esame bisogna affidarsi ad una scuola guida. Per tanto, ai 56.00 euro di spesa fissa rappresentati dalle pratiche burocratiche, bisogna aggiungere il costo del certificato medico, l’iscrizione all’autoscuola e le singole esercitazioni. Dal momento che non esiste un tariffario standard, per avere un’idea esatta di quali costi si debbano affrontare, meglio confrontare i diversi prezzi e magari cercare qualche ‘offerta’.

Volendo fare una stima assai approssimativa – tenendo presente che i prezzi oscillano di parecchio in base alla località – bisogna considerare che per 6 ore di esercitazione di solito sono previste almeno 12 guide da 30 minuti ciascuna e che ogni guida generalmente non costa meno di dieci euro: per cui, nella migliore delle ipotesi, un ‘pacchetto’ guide potrebbe costare più di 100 euro. A questa cifra va aggiunta quella per l’iscrizione e la prenotazione dell’esame pratico: in questo caso è bene mettere in preventivo almeno 200 – 250 euro di spesa.

Per cui, mettendo assieme le spese burocratiche per l’esame teorico, l’iscrizione alla scuola guida e le esercitazioni pratiche, il costo minimo per conseguire la patente da privatista si aggira sui 4-500 euro.

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/58783060@N05/27602214529/sizes/l

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ultimo aggiornamento: 2 Marzo 2018 12:20

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