Pd e M5S in piazza contro la manovra ma con motivi diversi
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Pd e M5S in piazza contro la manovra ma con motivi diversi

Partito Democratico

I due partiti dell’opposizione scenderanno in piazza contro la manovra 2023 ma chiariscono per motivi diversi.

Su Twitter Enrico Letta annuncia che il Pd scenderà in piazza il 17 dicembre contro “una manovra improvvisata e iniqua”. Lo stesso annuncio arriva dal leader del M5S Giuseppe Conte che criticando la decisione del governo di tagliare il reddito di cittadinanza ha dichiarato che i 5 stelle sono pronti a scendere in piazza.

Ma le due opposizioni non saranno unite in questa opposizione al governo e alla legge di Bilancio, la più importante di un esecutivo. Secondo quanto rivelano fonti del Nazareno all’Adnkronos, non c’è l’intenzione di unire le due iniziative. Inoltre, ci tengono a precisare che il motivo della protesta è diverso dai due partiti. Quella del 17 del Pd è stata già annunciata ed è, secondo quanto dicono i dem, la conclusione di una tre giorni di mobilitazione a 360 gradi su tanti temi.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Partito Democratico
Partito Democratico

La contro proposta del Pd

“Non c’entra nulla con quella di Conte che, stando a quello che ha detto, si concentra solo sul reddito di cittadinanza” dicono dal Pd. All’attacco arriva anche il leader di Azione Calenda. “Enrico, fare manifestazioni contro la manovra senza proporre un’alternativa è esattamente l’opposizione che la destra si augura di avere. Vi manderemo il documento di dettaglio sulle proposte per una contromanovra più equa e giusta. Lavoriamoci insieme” scrive su Twitter.

La critica alla manovra del governo da parte del Pd è che viene ritenuta “inadeguata per fronteggiare inflazione e recessione” ed “iniqua” a causa del taglio “indiscriminato” del reddito di cittadinanza: “Si fa cassa sui poveri, togliendo in modo indiscriminato il reddito di cittadinanza senza alcuna vera riforma di questo strumento”. Il Pd fa quindi una controproposta concentrata su tre filoni – energia e ambiente, redditi e lavoro, investimenti e crescita – che comprende anche il salario minimo.

A difendere questa critica anche il neo candidato Stefano Bonaccini che dice è un bene “che il Pd presenti subito una contromanovra e che si scenda in piazza tra le persone il 17 dicembre”. Critico anche l’ex segretario Nicola Zingaretti: “È impressionante: la destra si accanisce in maniera violenta contro le famiglie e le persone più deboli e non fa nulla per le imprese e il lavoro. Colpisce le persone povere e non fa nulla per combattere le cause della povertà. Purtroppo la vita delle persone sarà più dura. Dobbiamo unire l’Italia contro questo scempio”.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 23 Novembre 2022 12:22

Malan (FdI): “Omosessualità è abominio”

nl pixel