Sono state avvistate alcune navi russe nel Mediterraneo, a meno di 400 miglia nautiche dalla Calabria. Si starebbero dirigendo verso lo Ionio.
Arrivano notizie tutt’altro che rassicuranti per quanto riguarda la guerra in Ucraina e il possibile conseguente scenario mondiale. Sono state avvistate alcune navi russe nel Mediterraneo, a circa 400 miglia nautiche dalla Calabria, e starebbero avanzando verso lo Ionio.
Al momento le navi della flotta russa sono bloccate per la chiusura dello stretto del Bosforo, ma pare stiano tenendo sottopressione alcune portaerei occidentali. La tensione è altissima. Dai giorni scorsi la Russia ha mantenuto alcune navi nel Mediterraneo, nell’area di Creta, che però adesso punterebbero verso lo Ionio.
Le portaerei occidentali sottopressione da parte della Russia sarebbero tre: l’americana Truman, la francese De Gaulle e l’italiana Cavour. Non si tratta di operazioni militari ufficiali ma di quelle che potrebbero essere considerate delle “schermaglie” in relazione al contesto internazionale di altissima tensione.
Il motivo delle navi russe nel Mediterraneo
Perché le navi russe si trovano nel Mediterraneo? Perché la Turchia, attraverso la Convenzione di Montreaux del 1936, ha chiuso il Bosforo alle navi da guerra impegnate nel conflitto. Questo comporta che le navi russe non possono rientrare nel Mar Nero, nelle basi di Mosca, e si trovano a dover stare lì. Prima le navi russe erano state avvistate al largo della Siria, che gode di ottime alleanze con la Russia, dunque al riparo da ogni problema.
La lunga permanenza immobile nelle acque però ha provocato diversi problemi alla flotta russa. Un sottomarino è risalito in superficie, evento raro, per alcune riparazioni urgenti. Attualmente i sottomarini presenti nel Mediterraneo dovrebbero essere tre. Tutti sono dotati di missili cruise Kalibr che, se lanciati dal Mar Ionio, possono colpire l’Ucraina.
La situazione attuale non può che mettere tutti in allarme. La Russia, infatti, ha già utilizzato parte della sua flotta presente nel Mar Nero per azioni militari contro l’Ucraina.