L’attacco di Pisapia, “Temo che il governo abbia barattato gli affari con il silenzio sul caso Regeni”
È un attacco durissimo quello di Pisapia al governo sul caso Regeni, un attacco lanciato dalle colonne de la Repubblica, dove il vice presidente della Commissione per gli Affari costituzionali del Parlamento Ue ha commentato i recenti affari tra il governo italiano e l’Egitto.
Gli affari tra l’Italia e l’Egitto, Pisapia: “Operazione sbagliata che non condivido”
Il caso che fa sorgere i sospetti è quello della vendita da parte dell’Italia di due fregate all’Egitto di Al Sisi: “È un’operazione sbagliata e che non condivido. Chi sia Al Sisi lo sappiamo e con l’Egitto abbiamo avuto un rapporto teso a livello diplomatico per le vicende Regeni e Zaky. La vendita di queste fregate è un’operazione inopportuna e a mio parere improvvida. Sono anche stupito, negativamente, dell’avallo alla vendita da parte de 5Stelle con le parole di Crimi. In passato si erano invece spesi per cercare la verità, mi pare che invece abbiano scelto la ‘realpolitik”.
L’accusa di Pisapia: ‘Affari in cambio del silenzio sul caso Regeni? Mi auguro di no ma temo di sì’
“Si tratta di affari in cambio del silenzio sul caso Regeni? Mi auguro di no ma temo di si. Spero che nell’ultima telefonata tra il presidente Conte e il presidente Al Sisi avvenuta pochi giorni fa il nostro capo del governo abbia ribadito con forza la pretesa di verità da parte dell’Italia sulla tragica fine di Regeni”, affonda il colpo Pisapia ventilando un’accusa gravissima nei confronti del governo.
I decreti Sicurezza
Nel corso della sua intervista Pisapia ha parlato anche del lavoro del governo giallorosso senza nascondere la sua delusione per non aver rintracciato la spaccatura netta rispetto al primo governo Conte, quello con la Lega al fianco del Movimento 5 stelle.
“Deluso da Conte? Non è questione di delusione o meno. Sin dalle fasi iniziali che hanno portato alla costituzione dell’attuale governo ho detto apertamente che era necessaria una chiara discontinuità rispetto al Conte-uno, in cui al governo c’era la Lega. Ciò non è avvenuto e noto che ancora oggi abbiamo provvedimenti in vigore come i decreti ‘insicurezza’ e anche altri che peraltro non costano niente dal punti di vista economico. Si parla molto di ‘Fase 2’. Fare quegli interventi legislativi che l’attuale maggioranza si era impegnata a fare sarebbe un bell’inizio della ‘Fase 2’ ma temo che chi ha votato quei provvedimenti nel governo gialloverde oggi stia tirando il freno“.