Nicola Porro non fa giri di parole a ‘Stasera Italia’ e mostra tutti i suoi dubbi sul mondo arabo e su chi protesta pro Palestina.
Diretto, preciso e senza peli sulla lingua. Nicola Porro ha aperto la puntata di lunedì sera di ‘Stasera Italia’ da lui condotta con un editoriale in merito alle proteste pro Palestina e più in generale al rapporto Islam e diritti con particolare riferimento alla libertà sessuale. In tale ottica, il giornalista si è posto una domanda sui membri della comunità lgbtq che scendono in piazza per la Palestina. “Ma davvero sono convinti che i Paesi arabi garantiscano la libertà sessuale e i diritti civili?”, il quesito da cui parte il suo pensiero.
Porro e le proteste pro Palestina
“Per carità, tutti possono fare quello che gli pare. Manifestare e avere idee diverse dalle nostre. Come quelle di Josephine Yole Signorelli, una donna trans, che ha detto che non parteciperà alla manifestazione del fumetto […]”, ha esordito Porro nel suo editoriale. Poi leggendo le parole della Signorelli ha sottolineato la parola “intersezionalità”, ovvero “preoccuparsi per tutte le lotte contro l’oppressione, dei corpi e dei popoli, non solo di quelle che ci fanno comodo”.
“Tutto questo va bene, possono manifestare. Forse anche con toni sgarbati come alla Columbia Univerisity dove si è deciso che un’associazione di lesbiche ha vietato un evento cinematografico agli ebrei[…].
L’affondo
Ma il giornalista ha poi affondato il colpo: “Ma questi signori davvero sanno che cosa vuol dire la libertà sessuale e di genere in questi territori? Pensano davvero che la difesa della libertà sessuale e di genere non sia più facile a Tel Aviv di quanto lo sia a Hebron? Possono davvero pensare che le loro libertà siano tutelabili da quel modo di pensare che purtroppo c’è ancora in molti di questi Paesi musulmani e arabi”.
Successivamente, facendo riferimento ad un articolo de Il Manifesto dell’8 ottobre 2022 che citava l’uccisione di un palestinese gay ucciso a Hebron, Porro ha ulteriormente rincarato la dose contro chi protesta pro Palestina.